
C’è qualcosa che fa più male di un semplice addio dopo un anno vissuto tra paure e sofferenze ed è un divorzio consumato nell’indifferenza totale, senza aver avuto l’opportunità di lasciare il segno. Sarà così per tanti dei protagonisti dell’ultima stagione della Fiorentina ma in particolare per due calciatori che avrebbero potuto ritagliarsi uno spazio importante ma che, per motivi diversi, sono finiti nel dimenticatoio. Da un lato c’è Tofol Montiel, stellina senza cielo di una Viola barricata tra le sue certezze tattiche che non ha mai avuto l’opportunità di mettere a frutto il suo talento.
Dall’altro Antonio Barreca, arrivato la scorsa estate come alter ego di Biraghi senza sapere che avrebbe invece terminato la sua annata totalizzando in A meno minuti di Maxi Olivera (84’ contro 91’), restituito quasi per caso alla Fiorentina a gennaio dai messicani del Juarez: uno smacco. Il caso più clamoroso è quello legato al classe 2000: ignorato da Iachini a inizio stagione (al punto da essere rispedito in Primavera), Montiel aveva trovato il suo pomeriggio di gloria il 25 novembre quando a Udine con una bellissima sassata aveva regalato ai viola gli ottavi di finale di Coppa Italia.
Da quel momento, quasi come se quella rete fosse stata una colpa, per il maiorchino soli 3’ in campo (due ancora in Friuli, uno a Benevento) più undici panchine consecutive, compresa quella amara di sabato a Crotone mal digerita dal giocatore e dalla sua famiglia, che poco aveva gradito in realtà anche lo striscione a favore di Tofol affisso venerdì alle cancellate dei campini (quasi come se invece di spronare Iachini a puntare su Montiel avesse generato l’effetto contrario). Ma se, nel caso del fantasista, a giustificare le scelte del tecnico ci poteva essere la gestione di un finale di campionato rischioso, resta il mistero sul trattamento riservato a Barreca, che soli tre anni fa era stato pagato 10 milioni dal Monaco.
La sensazione è che, dopo una manciata di allenamenti, tanto Iachini quanto Prandelli abbiano capito che il tasso tecnico del terzino fosse inferiore rispetto a quello dei compagni, facendolo così passare da seconda a quarta scelta per la fascia sinistra e dando inizio a una convivenza forzata che terminerà il 30 giugno. Sul futuro di Montiel invece tutto dipenderà da chi sarà il nuovo allenatore della Fiorentina, anche se la strada per il prestito sembra già oggi la più probabile.
Andrea Giannattasio