Boschi: “Pd e Italia Viva insieme alle amministrative di Firenze? Me lo auguro, ma è presto”

Il ruolo di Italia Viva alle elezioni 2024 per il nuovo sindaco. L’onorevole: “I presupposti per lavorare ancora insieme nei prossimi cinque anni ci sono”

Maria Elena Boschi (New Press Photo)

Maria Elena Boschi (New Press Photo)

Firenze, 20 maggio 2023 – Pd e Italia Viva insieme per le amministrative 2024 a Firenze? «Io me lo auguro, ma è ancora troppo presto per sapere se accadrà. Dovremo verificare soprattutto i programmi e le proposte per la città, ma ci sono tutti i tempi per poter lavorare ancora insieme, anche nei prossimi cinque anni». Lo ha detto Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva, a margine dell’incontro su «Il futuro del lavoro passa dalle riforme» organizzato nella giornata di sabato a Firenze.

«Stiamo lavorando insieme alla giunta e al sindaco Nardella – ha detto l’onorevole Boschi – e sosteniamo questo lavoro, anche con degli elementi di criticità. Per lo stadio, ad esempio, non siamo d’accordo con quella che è stata la scelta del sindaco Nardella, perché riteniamo che vada fatto a spese del privato, e non dei cittadini italiani, soprattutto fiorentini. Quei soldi vanno spesi per case popolari o per gli alloggi universitari».

L’incontro, dedicato a Job Act, Industria 4.0 e alternanza scuola-lavoro faceva parte di una serie di appuntamenti organizzati da Italia Viva su temi di attualità. Presenti, oltre all’onorevole Boschi, l’avvocato Antonio Sapia, il commercialista Claudio Miceli, l’imprenditore Franco Baccani, Brunella Tarli della Camera di Commercio di Firenze e Giovanni Ronchi della Cisl di Firenze e Prato, moderati dal coordinatore di Italia Viva Firenze, Francesco Grazzini.

A introdurre i lavori, quindi, Gabriele Toccafondi, coordinatore degli incontri. «I populisti danno la colpa a qualcuno, i sovranisti urlano, i nostalgici ricordano gli anni ’70. I riformisti cercano soluzioni – ha detto Toccafondi introducendo il dibattito -. Su lavoro, formazione, investimenti, rivendichiamo le riforme dei governi Renzi e Gentiloni su Job Act, Industria 4.0, formazione e competenze. Il Job Act, che andava sistemato e rivisto ma non devastato, in tre anni ha contribuito a creare 800mila posti di lavoro in più. Il piano industria 4.0 euro è stato il più grande investimento di politica industriale in Italia degli ultimi 40 anni. Anche sulla formazione abbiamo favorito alternanza, lauree abilitanti e professionalizzanti e sistema Its».

Maria Elena Boschi ha ripercorso a sua volta quanto fatto su lavoro e formazione, evidenziando che «se l’Italia è riuscita a regolarizzare lo smart working durante il Covid è stato grazie alle norme innovative introdotte durante il governo Renzi». Lisa Ciardi

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