Ballottaggi in Toscana, Nardella: "Ha vinto il centrosinistra. Ora pensare al 2023"

Il sindaco di Firenze, in vista del prossimo anno, dice che è necessario dimostrare “di aver capito il messaggio che sale dalle città”

Dario Nardella, sindaco di Firenze

Dario Nardella, sindaco di Firenze

Firenze, 27 giugno 2022 - “Con Enrico Letta, gli altri esponenti politici, i sindaci e le forze civiche cominciamo davvero a lavorare per il voto politico del 2023 partendo da idee e contenuti e dimostrando di aver capito il messaggio che sale dalle città”. È questa la lettura del sindaco Dario Nardella in riferimento ai ballottaggi in Toscana e anche in vista del 2023. “Questi ballottaggi hanno dato un risultato limpido: il centrosinistra ha vinto il centrodestra ha perso – ha aggiunto -. Sono stati premiati i candidati più convincenti e i programmi più concreti ed efficaci. Nelle elezioni locali non c'è spazio per demagogia populismo o ideologia. Per questo il risultato di ieri conta eccome. Ancora una volta dalle città viene un segnale di serietà, concretezza politica, unità. Ancora una volta il centrosinistra e il Pd trovano forza e identità nei territori”.

“Nelle città non ci sono i personalismi e i veti incrociati a cui assistiamo nel dibattito nazionale romano – ha spiegato -. Nelle città il campo largo che mette insieme democratici ed europeisti esiste già quasi ovunque. Non ci sono automatismi tra elezioni locali e nazionali, ma quando il risultato è trasversale e omogeneo da nord a sud una lettura politica nazionale è possibile. Il tatticismo, il personalismo e le divisioni non pagano mai. Le sconfitte del centrodestra dell'anno scorso e di quest'anno lo dimostrano . Ma non faranno lo stesso errore alle elezioni politiche, pur essendo più divisi del nostro schieramento. Quanto a noi, è venuto il momento davvero di lavorare insieme. Di aprire il cantiere del fronte europeista e democratico che unisca tutte le anime, dalla sinistra ai moderati. Non un’operazione di ceto politico ma un progetto di paese che coinvolga anche le forze civiche emergenti. abbiamo vinto insieme la battaglia della pandemia contro i no vax, abbiamo vinto insieme la sfida europea per il Next Generation EU, abbiamo lavorato insieme alla nascita del governo Draghi, siamo scesi insieme in piazza a Firenze contro la guerra in Ucraina e per dire che non eravamo equidistanti. Perché non dovremmo continuare a lavorare insieme ad un progetto politico ambizioso per il futuro , alternativo alle destre populiste, sovraniste ed antieuropee? Ciò che ci unisce vale molto di più di ciò che ci divide”.

Niccolò Gramigni

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