La Rondinella tra storia e futuro nel libro “Un’altra squadra, un’altra Firenze”

Il libro, con la prefazione di Eugenio Giani e Luigi Caroppo è stato presentato in Regione da Gabriele Fredianelli, Antonio Pagliai, Lorenzo Bosi e Francesco Franchi

Firenze, 14 marzo 2023 – Per scrivere il futuro di Firenze bisogna riscoprire la sua storia. E la Rondinella è un’anima importantissima di Firenze, la cui storia va ricordata e, ai più giovani, va fatta conoscere.

A questo compito assolve magistralmente “Un’altra squadra, un’altra Firenze” il libro di Gabriele Fredianelli, edito da Diari e Memorie di Antonio Pagliai, che raccontando della squadra di San Frediano, ripercorre uno spaccato significativo della storia di Firenze e dei fiorentini, un autentico miracolo sportivo nato in Oltrarno che ha conquistato tutta Firenze. Il libro, che ha la prefazione del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, e del giornalista vicedirettore de La Nazione, Luigi Caroppo, è stato presentato a Palazzo Strozzi Sacrati dall'autore insieme all'editore Antonio Pagliai, al presidente della Rondinella Lorenzo Bosi, e al consigliere Figc Francesco Franchi, figlio di Artemio Franchi. “L’idea del libro – ha detto Gabriele Fredianelli - è nata col il ritorno della Rondinella in eccellenza nella primavera scorsa, ed è sembrato sia alla società che a me che fosse arrivato il momento di raccontare una storia lunga 80 anni. La Rondinella ha rappresentato una parte importante del calcio a Firenze, sia dentro che fuori dal campo”. “Questo libro ha due contenuti enormi – ha sottolineato l’editore Antonio Pagliai - . Uno è la storia di un quartiere, di un pezzo importante della città e del suo cuore, che è l’Oltrarno. L’altro è la vicenda di una squadra che tra vicende e cadute è durata svariati decenni. I giovani che leggeranno questo libro scopriranno da dove provengono, e troveranno il senso profondo dello sport, come era e come dovrebbe essere”.

“Firenze ha da sempre nel cuore due squadre – ha detto Eugenio Giani – la Fiorentina, e la Rondinella che rappresenta l’autenticità dello spirito fiorentino. Sfogliare queste pagine riporta alla memoria quanti calciatori di grande valore sono passati da li. C’era bisogno di questo libro pubblicato da Pagliai, casa editrice per eccellenza che sforna libri di qualità sulla storia della città”. Il volume racconta la storia del club dalla fondazione, avvenuta un pomeriggio d’estate dell’immediato dopoguerra, fino ad oggi, passando dal bar di San Frediano dove tutto nacque alla sede del Torrino di Santa Rosa.

Dal girovagare sui campi di periferia alle grandi sfide al Comunale di Firenze, oggi stadio Franchi, fino ad approdare all’attualità, sapientemente costruita anche grazie alla fusione con il Ponte a Greve e poi all’inglobamento dell’Olimpia nel 2020.

La società biancorossa, mai in contrapposizione con la Fiorentina, può dirsi la seconda squadra di Firenze, della quale esprime lo spirito nobile e al tempo stesso plebeo dell’Oltrarno. Nella storia narrata da Fredianelli le vicende calcistiche si intrecciano al costume sociale, le incredibili gioie alle atroci delusioni, sempre ben sapendo che la casacca biancorossa, negli anni, è stata vestita da campioni come Luciano Chiarugi, Andrea Pazzagli, Guido Magherini, Christian Riganò, Sebastiano Rossi, Andrea Barzagli e tanti altri. Lorenzo Bosi, come nasce questo libro? “Abbiamo avvertito la bellezza del peso di riscoprire la storia. È un’operazione, quella del libro, che è nata per far conoscere ai ragazzi più giovani, ai nostri tesserati, e a tutti coloro che per data anagrafica non hanno conosciuto La Rondinella nel suo periodo di massimo splendore, il valore di una società e di una maglia che rappresenta qualcosa per Firenze e per i fiorentini. In questo percorso abbiamo individuato in Gabriele Fredianelli la persona più adatta a fare questa ricostruzione che è innanzitutto storica di una parte di Firenze, l’Oltrarno e San Frediano in particolare. Una storia che nasce in queste vie, in un bar, con l’idea di far nascere una squadra di calcio. Era una risposta a una precisa esigenza del territorio: quella di far fare sport ai ragazzi. San Frediano era una zona economicamente molto depressa, che aveva necessità di avere un campo, una maglia e un paio di scarpe, e questo ruolo la Rondinella l’ha assolto in tutta la sua interezza”. Una storia che sembra uscita da un film di Guareschi, ci spiega perché? “In quello stesso anno nacque la Cattolica Virtus, alla Parrocchia del Pignone, due realtà che sono diventate straordinarie che hanno espresso quattro campioni del mondo. È una storia che sembra uscita da un film di Guareschi perchè la Cattolica era la società “del prete” mentre La Rondinella era la società “del circolo”. Si contendevano il campo ma esprimevano un modello educativo molto simile, infatti sia Don Cuba che La Pira erano tifosi appassionati non tanto dei risultai sportivi, ma di quello che le due squadre stavano esprimendo in termini di socialità”. La Rondinella ha un nome che è una storia, ma guarda al presente e al futuro “Siamo reduci da una fusione, ero presidente dal Ponte a Greve che nasce anch’esso da una parrocchia: quando l’ho presa in mano era una società con risultati sportivi modesti ma con un grande progetto in termini di socialità. Abbiamo ritrovato nella genesi della Rondinella uno stesso sistema di valori, che era quello di tenere insieme i ragazzi e garantirgli qualcosa che andava al di là del calcio: quella dell’ex Ponte a Greve e dell’ex Rondinella non è stata dunque una fusione a freddo, ma frutto di un sistema di valori condivisi. Questo libro racconta dunque di un amore che si sviluppa e che cresce, che prima investe San Frediano e l’Oltrarno, e poi piano piano conquista tutta Firenze. I ragazzi che stanno leggendo questo libro, hanno consapevolezza che la maglia che indossano ha un significato davvero particolare”. La squadra sta anche sviluppando un obiettivo calcistico “Abbiamo conquistato la promozione due anni fa e l’eccellenza l’anno scorso, quest’anno per noi era un campionato di prova. La cosa che mi fa ben sperare è che intorno a questo progetto si sta coagulando un interesse crescente, e questo può comportare più risorse. Noi abbiamo un progetto tecnico molto definito, che parte dalla scuola calcio e si sviluppa nel settore giovanile. È un progetto che intende valorizzare molto i giovani. Abbiamo un progetto impiantistico, perché stiamo rifacendo l’impianto di Ponte a Greve con un investimento importante. Abbiamo un progetto educativo, perché noi cerchiamo di fare molto comunità: insieme a noi c’è un’associazione che fa il doposcuola, abbiamo fatto dei corsi per attività psicoterapeutica anche post Covid. Quindi vorremmo che la Rondinella avesse un’anima anche in termini di capacità di dare un servizio ai giovani. E nelle pagine di Fredianelli c’è tutto l’amore per un club che rappresenta l’anima più popolare di Firenze”. Il volume racconta la storia del club dalla fondazione, avvenuta un pomeriggio d’estate dell’immediato dopoguerra, fino ad oggi, passando dal bar di San Frediano dove tutto nacque alla sede del Torrino di Santa Rosa. Dal girovagare sui campi di periferia alle grandi sfide al Comunale di Firenze, oggi stadio Franchi, fino ad approdare all’attualità, sapientemente costruita anche grazie alla fusione con il Ponte a Greve e poi all’inglobamento dell’Olimpia nel 2020. La società biancorossa, mai in contrapposizione con la Fiorentina, può dirsi la seconda squadra di Firenze, della quale esprime lo spirito nobile e al tempo stesso plebeo dell’Oltrarno. Nella storia narrata da Fredianelli le vicende calcistiche si intrecciano al costume sociale, le incredibili gioie alle atroci delusioni, sempre ben sapendo che la casacca biancorossa, negli anni, è stata vestita da campioni come Luciano Chiarugi, Andrea Pazzagli, Guido Magherini, Christian Riganò, Sebastiano Rossi, Andrea Barzagli e tanti altri. Fondata nel 1946 e rifondata quattro volte a seguito dei fallimenti del 2009 e del 2012 e delle fusioni del 1997 con l’Impruneta e del 2016 con il Ponte a Greve, la Rondinella Marzocco ha nel suo palmares cinque campionati consecutivi di Serie C1 dal 1982 al 1987. Oggi disputa il campionato di Eccellenza regionale e gioca le proprie gare interne allo stadio Bozzi delle Due Strade a Firenze.

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