Fiorentina, Italiano si presenta: "Difendere bene, attaccare benissimo" / FOTO

Conferenza stampa a piazzale Michelangiolo del nuovo allenatore viola. Barone: "Una scelta che parte da lontano". Solidarietà del club viola ai lavoratori della Gkn.

Vincenzo Italiano alla presentazione a piazzale Michelangiolo (Germogli)

Vincenzo Italiano alla presentazione a piazzale Michelangiolo (Germogli)

Firenze, 15 luglio 2021 - Presentazione ufficiale di Vincenzo Italiano, il nuovo tecnico della Fiorentina. La società ha scelto lo scenario spettacolare di piazzale Michelangiolo. "E' una giornata speciale per il luogo che rappresenta la città di Firenze - dice il direttore generale Joe Barone nell'introduzione - Per grande fortuna nostra oggi posso presentare la guida della nostra prima squadra Vincenzo Italiano. Una scelta che parte da lontano, da quando seguivo le partite del suo Trapani. In lui abbiamo trovato un uomo con i nostri valori e un allenatore con il quale condividiamo il modo di vedere il calcio. Speriamo di ritrovare i nostri tifosi allo stadio e li ringraziamo per come hanno accolto Italiano".

Barone ha espresso la solidarietà della Fiorentina ai lavoratori della Gkn. Il direttore sportivo Pradè: "A Italiano chiediamo quello che ci è mancato in questi due anni, una precisa identità".

Poi l'avvio della conferenza stampa di Italiano 

E' la sfida più difficile della sua vita?

"Per me il calcio è uguale in tutte le categorie, cambia la qualità dei giocatori e la velocità con cui si fanno le cose. a Firenze porto il cuore, cercherò di mettere in atto quello che ha chiesto la società, una squadra da temere  e rispettata da tutti. Da calciatore quando dovevo affrontare la Fiorentina non dormivo per due giorni".

Cosa ha dato Italiano al calcio italiano e viceversa?

"Per me il calcio è una ragione di vita, mi ha dato tutto, ho avuto grandissime soddisfazioni".

Quale l'obiettivo per la Fiorentina e un sogno da realizzare?

"Sono quattro anni che ottengo soddisfazioni importanti, anche oltre alle aspettative. Qui voglio ottenere una grandissime identità, creare il più possibile e concedere meno agli avversari. Voglio conoscere questi ragazzi e vederli divertire".

Qual è il marchio di fabbrica che vuole dare alla squadra?

"Mi riferisco all'aspetto dove posso incidere. Un certo tipo di calcio,di atteggiamento, aggressività, non subire gli avversari, sapere cosa fare, avere un'idea comune ogni giorno".

Cosa si aspetta dal mercato?

"Con la società il quadro è chiaro, valutare la rosa in questi giorni,andare in ritiro e dopo due settimane fare il punto. Voglio conoscerei giocatori in rosa. Per me la Fiorentina è già una squadra di livello"

Ha un messaggio da mandare ai tifosi dello Spezia?

"Quello che è stato fatto in questi due anni penso che sia storia. Se c'è stata una persona che ha avuto rispetto e affetto verso quella piazza, quello sono io. abbiamo ottenuto obiettivi allucinanti. Ho sempre ricordato i tifosi. Ci sono state persone deluse, ma il mio affetto per lo Spezia rimarrà per tutta la vita".

Qual'è la ricetta per riportare Firenze dove merita e cosa promette ai tifosi?

"Il nostro obiettivo è dare soddisfazione ai nostri tifosi, questa è la prima cosa. Il divertimento è fondamentale, difendere bene, ma attaccare benissimo

C'è una ricorrenza particolare: nel 1968-69 la Fiorentina vinse lo scudetto l'anno dopo il successo della Nazionale agli Europei e cominciò il campionato proprio dalla gara in casa della Roma.

"Tocco ferro,. Questa è una piazza che ha avuto nomi come Antognoni, Rui Costa, Batistuta. Io avevo la figurina di Socrates. Cercheremo di fare il massimo"

Lei disse la frase 'nessun limite, solo orizzonti'. Quali gli orizzonti della Fiorentina?

"Uno slogan che ho usato a Trapani, Lo slogan qui a Firenze sarà quello che ho detto prima: difendere bene e attaccare benissimo"

Quanto è importante Vlahovic?

"Lo conoscevo da avversario, abbiamo davanti un attaccante straordinario con una fame incredibile. Qualsiasi allenatore lo vorrebbe. Proporremo qualcosa di diverso. Diventerà un attaccante di valore assoluto".

Quali obiettivi a Firenze?

"Fare meglio rispetto all'anno precedente. La storia della squadra è avere una classifica diversa dal 13° o 14° posto. Migliorare la classifica, i gol fatti, i gol subiti. Cercare di proporre sempre"

Nella rosa manca un regista per il suo tipo di gioco?

"Ora mancano i sei nazionali, come per esempio Pulgar che ha fatto questo ruolo. Lo conoscerò. Per me l'asse centrale deve essere fatto da giocatori con personalità".

Com'è andata la trattativa con la Fiorentina?

"Ricevere la chiamata della Fiorentina è stato un onore. Aver sposato questo progetto non è stata una scelta difficile"

Con Vlahovic e Gonzalez manca qualcuno nel tridente?

"Gonzalez è un giocatore forte e i qualità, nel tridente è una freccia importante, ha un grande mancino e fisicità. Un grandissimo acquisto".

Quanto manca alla Fiorentina per essere competitiva?

"Abbiamo tre nazionali argentini che ha vinto la Coppa America, un nazionale italiano che ha vinto gli Europei, un nazionale cileno, tanti giocatori di ottimo livello. Conta vedere chi ha voglia di dare tutto per questa maglia. Sentire questo giglio dentro al petto per ambire a qualcosa di diverso dagli ultimi anni".

Partenza con la Roma e chiusura con la Juventus...

"Sono tutte partite con difficoltà, ci sono state 12 squadre che hanno cambiato guida tecnica. Le difficoltà nostre sono anche di altri. Ogni partita deve essere giocata come se fosse la finale di Champions"

Che tipo di difesa si aspetta di allenare?

"Giocheremo a 4, difendere lontano dall'area di rigore per subire meno gol . Abbiamo già una difesa di livello, spetta a me farla diventare di altissimo livello".

Che peso ha Amrabat nella sua Fiorentina?

"E' un centrocampista come ero io.  E' un giocatore forte con determinate caratteristiche. A questi livelli tutti devono saper fare tante cose. Grande dinamismo, forza, carattere".

Ha parlato con Commisso?

"Si è stato simpaticissimo, mi ha detto: 'Sei Italiano, siciliano e sei nato in Germania, cosa vuoi essere?'. Ho risposto che mi interessa solo dare il massimo in questo percorso e essere definito una brava persona e un bravo allenatore".

C'erano giocatori che volevano restare e non hanno visto rinnovato il loro contratto. Scelta per puntare sui giovani?

"Su questioni contrattuali io mi faccio da parte. La Fiorentina ha giovani importanti e interessanti".

Le sarebbe piaciuto allenare Ribéry?

"Rispondo solo sul fatto che Ribéry è un campione, un giocatore straordinario, lo dimostra quello che ha vinto, quello che ha fatto vedere in campo, quello che ha dato anche alla Fiorentina".

Ha un modello come allenatore?

"Da giocatore  ho avuto allenatori di valore che mi hanno dato tanto. Tra questi c'è Prandelli, il primo a darmi fiducia a 20 anni a Verona. Non l'ho sentito, ma lo farò presto, sicuramente potrà darmi tanti consigli. Io erede di Zeman? Mi fa piacere che lo dicano, lui è stato fonte di ispirazione per tanti e il suo calcio propositivo mi ha accompagnato in questi anni".

 

 

 

 

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