Brescia-Fiorentina, Montella: "Gara complicata. Balotelli? Spero che gli venga la febbre"

Il tecnico viola presenta la sfida contro i lombardi di lunedì 21 ottobre (fischio d'inizio alle 20.45)

Vincenzo Montella in conferenza stampa

Vincenzo Montella in conferenza stampa

Firenze, 19 ottobre 2019 - In vista della sfida esterna contro il Brescia (lunedì 21 ottobre, ore 20.45) l'allenatore della Fiorentina, Vincenzo Montella, non vuole sentir parlare di un ciclo con avversarie "alla portata" della squadra viola.  "Avremo un ciclo di partite che non sono facili, ma contro avversarie che sono alla pari della Fiorentina. Il Brescia ha giocato con onore con Juve, Napoli e MIlan restando in partita fino all'ultimo, è una squadra molto pericolosa per duelli vinti e capacità di giocare in verticale. Poi ci saranno Lazio e Sassuolo (quindi Parma e Cagliari, ndr) non è un ciclo facile, ma ci farà capire qualcosa in più in termini di crescita di squadra, del mantenimento di intensità". 

A Brescia potrebbe giocare la stessa squadra che ha inanellato tre vittorie consecutive e che pare offrire a Montella un assetto equilibrato, ma il tecnico viola apre a soluzioni diverse: "So bene che il salto di qualità ce lo farà fare chi ora gioca poco e meriterebbero di giocare di più, alcuni sono sacrificati per il modulo. Vlahovic avrebbe bisogno di giocare di più e non è detto che lunedì giochi la stessa formazione di sempre". Solo pretattica? Vedremo.  Di certo, la Fiorentina di Montella e di Commisso punta forte sui giovani italiani come dimostrano i vari rinnovi, ultimo in ordine di tempo quello di Venuti. "I giovani sono il nostro zoccolo duro _dice Montella_ la società punta molto su giocatori italiani, sul concetto di identità e questo ci farà fare la differenza".

Riguardo a Federico Chiesa, la sua presenza a Brescia (dopo l'infortunio in Nazionale) è ancora da verificare: "Sta lavorando, ma non è al 100%. Domani sapremo meglio".  Montella (senzas sbilanciarsi) spende parole anche sulla situazione contrattuale di Chiesa: "Sono contento che sia rimasto e credo che sia contento anche lui. Se fossi suo fratello gli consiglierei di pensare a giocare e a migliorare".

Intanto, Pedro si avvicina piano piano a  giocarsi un posto. "Probabilmente lo convoco, ho piacere che stia insieme alla squadra. Lo lo stiamo gestendo per farlo crescere di condizione per avvicinarlo allì'intensità del calcio italiano. 

Tornando al Brescia, Montella non nasconde di temere, accanto al collettivo e all'organizzazione della squadra di Corini, due individualità decisamente pericolose: "A centrocampo Tonali è un potenziale campione, in attacco Balotelli è uno che può fare gol in qualsiasi momento, è sempre decisivo. Spero che gli venga la febbre", dice scherzando.

Infine, il clima di entusiasmo che si respira a Firenze con la nuova società, la sensazione di una svolta. "Non voglio mancare di rispetto a chi mi ha riportato qui _dice Montella riferendosi alla gestione Della Valle_ ma certo Commisso ha portato enrtusiasmo, voglia di fare, vicinanza alla gente, la gente si identifica. Commisso è ambizioso, crede nelle sue idee, crede negli italiani, nel senso di appartenenza".

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