Fiorentina in lutto: è morto Mazzoni, maestro dei giovani viola. Vinse una Coppa Italia

E' scomparsa a 88 anni una delle figure storiche della squadra gigliata nella quale ha fatto crescere tanti giovani campioni

Mario Mazzoni (Germogli)

Mario Mazzoni (Germogli)

Firenze, 17 maggio 2019 - All'età di 88 anni è morto Mario Mazzoni, una delle figure storiche della Fiorentina, figura mitica del settore giovanile e, personaggio molto schivo che, solo per il suo grande amore per i colori viola, si trova a dover fare l'allenatore della prima squadra in due situazioni di emergenza. Con lui e grazie ai suoi consigli sono cresciuti tantissimi giovani viola destinati a diventare ottimi giocatori come Esposito, Merlo, Orlandini, Galdiolo, Caso, Casarsa, Roggi, Guerini, lo stesso Antognoni solo per citarne alcuni.

Da calciatore (dopo le giovanili viola e una serie di squadre toscane come Le Signe, Pro Firenze, Siena, Castelfiorentino ed Empoli) passa all'Ascoli e poi al Bari dove vive i momenti più importanti della sua carriera diventando capitano dei "galletti" e giocando nel complesso 313 partite in campionato nelle varie categorie fino alla Serie A. Da allenatore è chiamato da Egisto Pandolfini nello staff delle giovanili viola e guida le squadre juniores e Primavera. 

Dal 1970 diventa allenatore in seconda della prima squadra e nel 1975 è chiamato a sostituire Nereo Rocco (che aveva lasciato subito dopo la fine del campionato) alla guida della Fiorentina impegnata nella finale di Coppa Italia, in attesa dell'arrivo di Carletto Mazzone nella stagione successiva. Il 28 giugno la Fiorentina vince 3-2 contro il Milan all'Olimpico di Roma (gol di Casarsa, Guerini e Rosi, non bastano ai rossoneri le reti di Bigon e del grande ex Chiarugi) e anche se Mazzoni si è sempre schermito su quell'episodio ("quella coppa l'hanno vinta i ragazzi, non io") il suo apporto è comunque importante.

Dopo la Coppa Italia Mazzoni torna nell'ombra a svolgere il suo prezioso lavoro, ma nella difficilissima stagione '77/'78 viene chiamato a sostituire Carlo Mazzone dopo un ko interno contro la Lazio. Mazzoni accetta controvoglia, ma non può dire di no alla sua Fiorentina, ma resiste per cinque partite: troppo stress, troppa sofferenza in una stagione in cui i viola rischiano di retrocedere. Lo sostituisce Beppe Chiappella che porterà a termine (con sofferenza) la missione salvezza.

Poi  fonda la scuola calcio della Florentia, quindi torna ancora a dirigere il settore giovanile dal 1990 al 2002. Burbero e generoso, Mazzoni è stato un grande insegnante di calcio, ma anche di vita: "Le basi del mio rapporto con i ragazzi _raccontava_ erano educazione, rispetto e conoscenza tecnica". Era, soprattutto, un grande innamorato di Firenze e della Fiorentina.

Mazzoni è entrato nella "Hall of Fame" del Museo Fiorentina. Sul suo sito web la società viola ha espresso il suo cordoglio: "La Fiorentina si unisce al dolore della famiglia Mazzoni per la scomparsa di Mario. Prima calciatore, poi la carriera da allenatore, lavorando a lungo nel settore giovanile viola, contribuendo a formare i talenti che avrebbero vinto lo scudetto del 1968/1969 e non solo. Nel 1975, da tecnico della prima squadra, vinse la Coppa Italia. Tutto il Club gigliato lo ricorda con grande commozione".

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