
Un momento della partita (Fotocronache Germogli)
dall’inviato
Empoli, 22 agosto 2022 - Quella sgradevole sensazione di non essere riusciti a prendersi una gara alla portata. Meglio dello scorso anno – magra consolazione, per carità – quando l’atroce beffa si consumò nel finale. Stavolta, almeno, i viola tornano dal ’Castellani’ con un punto utile comunque ad andare in Olanda con la mente sgombra da cattivi pensieri: lì servirà una Fiorentina in modalità ’Italiano Style’ per centrare il primo vero traguardo.
Cambia ancora il tecnico incalzato dal calendario e dalla necessità di presentersi in coppa con una formazione con poche tossine nelle gambe e la testa libera, perchè l’impegno non ammette repliche ed è carburante per la stagione. L’ennesimo stravolgimento dettato dalle necessità di una stagione in apnea resta anch’esso a metà. Difficile trovare in poco tempo distanze ed equilibri quando sei costretto a cambiare tanto.
Nella metà campo avversaria, invece, una squadra sempre uguale a se stessa, corta, stretta tra i reparti e organizzata. La Fiorentina ha provato a spostare il baricentro nella metà campo avversaria, senza però riuscire a creare negli ultimi venti metri. Tanto possesso, un po’ di confusione, per tenere lontano gli azzurri, rischiando però di subire le verticalizzazioni avversarie. E’ mancata velocità e soprattutto idee in mezzo a campo dove Mandragora, per non essere originali, ha ’cantato e portato la croce’. Troppo imprecisa nella costruzione la squadra di Italiano, con pochi guizzi e tanti errori, anche nell’interpretazione delle situazioni di gioco.
Il primo lampo è di Mandragona alla mezz’ora, largo sul fondo; il secondo di Bonaventura, a incrociare, sulla destra di Vicario che si perde sul fondo. Ma è soprattutto l’ampiezza a mancare alla Fiorentina, spinta sempre nell’imbuto centrale dalla retroguardia avversaria. Ben strutturata la squadra di Zanetti: pochi fronzoli e tanta aggressività.
Non è un caso che l’occasionissima nasce proprio da una combinazione sulla corsia di sinistra viola, con Terzic che crossa basso per Ikone. Il francese a tu per tu con Vicario si fa deviare in angolo la conclusione. La palla per sbloccarla è sulla testa di Destro proprio allo scadere che si perde sul fondo.
Cambi a inizio ripresa, con Sottil e Duncan per Saponara e Maleh (ammonito). Ma la sostituzione che incide di più è quella di Sacchi, quarto uomo, che dopo pochi minuti sostituisce Marchetti (problemi al polpaccio). Già, perchè al 63’ ammonisce Luperto che abbatte Jovic, lanciato a rete. I viola chiedono il rosso (ultimo uomo?).
Interviene il Var che cambia la decisione ed espelle il difensore azzurro. Var decisivo anche al 73’, togliendo un rigore alla Fiorentina (contatto con Hass), cancellato dal precedente fallo di mano dell’attaccante viola. La superiorità doppia si vede solo perchè l’Empoli non si affaccia più dalle parti di Gollini, ma la Fiorentina resta prigioniera di se stessa.