Crisi Fiorentina, riscattarsi subito per non sprofondare

Dopo la sconfitta di Bologna e la disastrrosa prestazione in Conference League non si può aspettare la sosta per invertire la tendenza: occorre un successo contro il Verona

Vincenzo Italiano (Germogli)

Vincenzo Italiano (Germogli)

Firenze, 16 settembre 2022 - Il pericolo più  grande (nel mare magnum di problemi che ha la Fiorentina) è quello di confidare nella sosta per rimettersi in carreggiata. Aspettare questo spazio  di ricarica delle batterie per cercare di uscire dal tunnel è umano, a pocchi giorni da un clamoroso rovescio. Invece, servono reazioni forti già dalla gara con il Verona. Oggi squadra viola subito in campo proprio per prepararsi alla sfida con gli scaligeri.

Reagire subito

E' ovvio che la sosta per gli impegni delle Nazionali, può essere utile per recuperare qualche infortunato e chiarirsi le idee, ma segnali di ripresa occorrono adesso, subito. Questo gruppo non sarà da calcio stellare, ma non è nemmeno così scarso come ha fatto vedere in Turchia.Il problema è che domenica 18 settembre (ore 15) al "Franchi" arriva un Verona che ha un punto in meno dei viola e non ha nessuna voglia di fare da vittima sacrificale e magari sogna di approfittare della situazione e fare il colpaccio. Andare alla sosta con un'altra partita negatiiva aprirebbe un periodo di due settimane ricco di tensioni in vista della complicata trasferta di Bergamo di domenica 2 ottobre.

Infortunati

Dopo il disastro di Instanbul, Italiano dovrà dare una scossa a un gruppo apparso sbandato, con giocate senza capo né coda. Prima di tutto bisognerà vedere chi è recuperabile nel gruppo degli infortunati (ai quali si è aggiunto Martinez Quarta nel riscaldamento in Turchia). In particolare a questa squadra che va piano e non segna mai (o quasi) mancano le accelerazioni e l'inventiva di Nico Gonzalez, ma l'estroso argentino non dovrebbe recuperare. Nulla da fare per Milenkovic e Dodo, da valutare le condizioni di Sottil e Martinez Quarta.

Il portiere

In avanti c'è il solito rebus su Cabral e Jovic (ma provare a farli giocare insieme, no?) mentre non dovrebbero esserci dubbi su chi giocherà in porta. Un po' per alternanza tra coppe e campionato, un po' dopo gli orrori di Gollini in Turchia, toccherà di sicuro a Terracciano difendere la porta viola. Un modo anche per allentare la pressione sull'ex bergamascco e permettergli (una volta analizzati gli errori) di recuperare psicologicamente da una serata da incubo, per lui e per i tifosi.

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