Centro sportivo, la casa viola sarà a Bagno a Ripoli

Venti ettari, dieci campi da calcio, palestra e foresteria: il progetto forse presentato a fine mese

Rocco Commisso nuovo patron viola (Fotocronache Germogli)

Rocco Commisso nuovo patron viola (Fotocronache Germogli)

Firenze, 20 settembre 2019 - Mentre si battono tutte le strade alla ricerca di quella migliore, e preferibilmente più breve, per realizzare il nuovo stadio o per il restyling del Franchi, la Fiorentina è in dirittura d’arrivo sul fronte del nuovo centro sportivo. L’idea progettuale dovrebbe essere presentata entro fine mese dalla società viola. L’area su cui si pensa di far nascere un parco sportivo, immerso nel verde, è quella di Bagno a Ripoli. Un centro da spalmare su 20 ettari, una vera e propria cittadella verde del calcio che ospiterà le quattordici squadre giovanili, le ragazze della Fiorentina Women’s, la primavera viola ma anche gli allenamenti della prima squadra. Con dieci campi da calcio di cui due con piccole tribune coperte (per una capienza di circa 2.500 persone ciascuna), una grande palestra con piscina, una foresteria campus studi per accogliere i ragazzi che dopo gli allenamenti non possono rientrare a casa. Un campus all’americana, nel pieno rispetto della natura: ci sono vincoli paesaggistici da rispettare e, anche in questo caso, il progetto dovrà essere sottoposto al placet della soprintendenza. I due punti più delicati sono la realizzazione delle torri faro – indispensabili per illuminare i campi da gioco – che dovranno integrarsi perfettamente nel tessuto verde e lo sbancamento di alcune aree collinari.

I terreni interessati si concentrano sui sei ettari adiacenti alla villa ex centro di formazione Enel, acquistati dall’Immobiliare Veronica 84, srl del Gruppo Cecchi Gori fallito: le aste sin qui sono sempre andate deserte. A questi sei ettari si devono sommare gli altri due attigui in via Villa Cedri. Ma la fetta più cospicua dei terreni è rappresentata da una grossa porzione della fattoria Il Padule, dei Guicciardini ed altre aree incolte. L’operazione immobiliare è coordinata dall’imprenditore e manager Jacopo Mazzei per un valore complessivo all’acquisto di circa otto milioni di euro. Anche in questo caso c’è un neo: non tutti i membri della famiglia Guicciardini sono disponibili alla vendita dei terreni, motivo per cui, alcuni, saranno concessi in affitto per venti anni. Perché Bagno a Ripoli e non Campi Bisenzio? I pro della soluzione Campi vanno dai costi (un risparmio complessivo di circa due milioni e mezzo di euro) all’urbanistica (non ci sono vincoli di sorta e il terreno è tutto pianeggiante), ma Commisso sembra che abbia deciso per Bagno a Ripoli principalmente per la bellezza della natura a due passi dalla città.

Certo che l’opzione centro sportivo a bagno a ripoli fa un po’ a cazzotti con l’ipotesi suggellata dal sindaco campigiano emiliano fossi: se si dovessere fare lo stadio a campi bisenzio non avrebbe molto senso dislocare il centro sportivo altrove. anche se, in realtà, dicono che anche questo potrebbe non essere un problema, anzi un elemento di valorizzazione di due diverse aree. il primo investimento è dunque alle porte. da concretizzare in tempi brevi: fast fast fast, per dirla con commisso. autorizzazioni permettendo. Centro sportivo, la casa viola sarà a Bagnoa Ripoli Venti ettari, dieci campi da calcio, palestra e foresteria: il progetto forse presentato entro fine mese.

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