Appello per lo stadio: "Vogliamo che la Fiorentina resti al Franchi"

Oltre duecento professionisti, imprenditori, giornalisti, ex giocatori viola e tifosi si rivolgono all'amministrazione comunale perché restauri l'attuale impianto

Stadio Franchi

Stadio Franchi

Firenze, 9 ottobre 2019 - "I fiorentini vogliono la Fiorentina allo stadio Franchi": è questo il titolo di un appello promosso dai giornalisti Riccardo Catola e Alessandro Fiesoli e firmato da oltre duecento  professionisti, imprenditori, giornalisti, ex giocatori viola e tifosi. L'appello è rivolto al sindaco Dario Nardella, alla Soprintendenza e al presidente viola Rocco Commisso. Si chiede di decidere rapidamente per "il restauro dello Stadio Comunale Artemio Franchi, in modo che la squadra della città rimanga a giocare nella sua sede di sempre, dove sono stati conquistati due gloriosi scudetti e infinite vittorie".

Tra i firmatari ci sono ex viola come Alberto Orzan (vincitore del primo scudetto)  Roberto Galbiati (protagoniosta dello scudetto sfiorato nell'82) e Aldo Agroppi (ex allenatore gigliato), i figli del grande dirigente sportivo Artemio Franchi (a cui lo stadio è intitolato), l'ex dirigente viola Claudio Nassi.

Nell'appello si sottolinea la scelta di restare al Franchi, dopo adeguato restauro "per mille motivi, storici, affettivi e pratici, riteniamo che la casa della Fiorentina debba restare lo Stadio Comunale Artemio Franchi. I progetti di un nuova struttura a Novoli, tanto meno a Campi Bisenzio, non ci convincono. Allontanando società e squadra dalla loro sede naturale di Campo di Marte, dove convivono dal 1931, se ne snaturerebbe l’identità, alterando il rapporto con la città e la tifoseria".

L'appello prosegue: "La realizzazione del progetto Novoli prevede annose lungaggini burocratiche, mentre quello di Campi Bisenzio addirittura trasferirebbe la Fiorentina in un altro comune. Sarebbe una Fiorentina di nome, ma non di fatto. Raggiungere quello stadio sarebbe per di più complicato e pericoloso considerate le condizioni della viabilità, con solo una strada a due corsie. Capiamo bene che il Comunale è manufatto di particolare valore, portatore di importanti innovazioni tecnico-artistiche. Si tratta però di un edificio che deve rispondere anche a criteri funzionali".

La soluzione, secondo i firmatari, è quella del restauro del Franchi: "Invece di sognare a occhi aperti improbabili Olimpiadi, conviene fare scelte razionali e immediate che garantiscano alla Fiorentina la propria gloriosa residenza e ai tifosi il luogo del cuore dove andare alla partita, il teatro 2 indimenticabile dove sono stati vinti due scudetti. Quando tra non molto a Campo di Marte arriverà la tramvia sarà un sollievo per il traffico e per i residenti. E’ comprensibile che alcune strutture del Franchi vadano salvate: la pensilina, le scale elicoidali e la torre di Maratona. Le curve possono invece essere sacrificate. In caso contrario lo stadio sarebbe abbandonato e uno stadio vuoto non servirà a nessuno, neanche a ricordarne i progettisti, gli eccellenti ingegneri Pier Luigi Nervi e Gioacchino Luigi Mellucci".

 

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