
Firenze, 4 ottobre 2023 - Andature al femminile. E' un passo originale ed inedito il cammino del Museo Marino Marini, che prosegue il suo viaggio artistico dedicato al nostro vivere quotidiano. Se nel 2021 l'urgenza era raccontare la sospensione del ritmo della vita dovuta alla pandemia con le opere di Chiara Bettazzi e Daniela De Lorenzo, e nel 2022 i legami tra arte antica e presente attraverso la dialettica tra Elisabetta Di Maggio e Sophie Ko, oggi la terza edizione del progetto Andature - a cura di Marcella Cangioli e Antonella Nicola - fa un ulteriore salto di qualità, mantenendo il format del confronto tra due artiste - Helene Appel e Eva Marisaldi - ma abbracciando gli aspetti pittorici e scultorei che le avvicinano alle opere della collezione permanente del museo.
La mostra - inaugurata oggi nell'ambito della Florence Art Week e realizzata in collaborazione con l'associazione Città Nascosta e il contributo di CONstruire, Italianroom, Mazzoni Casa e Laboratorio Sodini - si sviluppa su un duplice binario: rappresentare con fedeltà e acutezza l'esperienza presente e quotidiana, e trasfigurarla cogliendone la molteplicità di sfumature poetiche. Da un lato, la ricerca eclettica di Eva Marisaldi, che si concretizza nella scelta di diversi media, dalla fotografia alla scultura, dall'arte cinetica alla videoarte fino alle installazioni sonore ideate con Enrico Serotti: un collage di linguaggi che trova la sua chiave unificante nelle piccole figure di acrobati e cavalieri del maestro Marino Marini, premessa teorica per sviluppare i disegni del ciclo "Danza", due nuove sculture - Studio #1 e Studio #2 - e l'incisione su vetro "Lezioni", a testimoniare quanto il passo della scultura non possa che essere scandito da ritmo, luce e suono.
Dall'altra, lo sguardo domestico della berlinese Helene Appel, che ritrae ciottoli e tombini, rami e sabbia incontrati lungo il cammino, oppure oggetti della cucina di casa come porri sminuzzati, chicchi di riso, sapone e canovacci, dipinti a grandezza naturale e con maniacale precisione: così nasce il ramoscello spezzato di "Twig", il sedano tagliano su un piano di "Cutting Board", oppure la grande tenda di "Blue Fabric" e i granelli di sabbia di "Sand", terreno di gioco per i bambini e allo stesso tempo confine della terraferma. Forme comuni e astratte, dettagli concreti e teorici, avvolti dalle artiste da un comune sguardo poetico, che le trasfigura per offrire prospettive, significati e "andature" sempre nuove ed inedite nel flusso caotico di parole ed immagini del mondo contemporaneo.
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro