I testi inediti attribuibili a Machiavelli in un volume della Normale

Il volume 'I Quadernucci' è in uscita dal 16 maggio

Niccolò Machiavelli

Niccolò Machiavelli

Firenze, 15 maggio 2023 - Esce domani in libreria il volume I Quadernucci di Niccolò Machiavelli. Frammenti storici Palatini: contiene tre testi inediti attribuibili a Machiavelli rinvenuti nella Biblioteca Nazionale di Firenze. Il libro, con introduzione, edizione critica e commento di Daniele Conti, è pubblicato nella collana Incipit dalle Edizioni della Normale, la casa editrice della Scuola Normale Superiore, in collaborazione con l'Istituto nazionale di studi sul Rinascimento. I testi inediti attribuibili a Machiavelli sono risalenti al periodo a cavallo tra Quattro e Cinquecento (1497-1515), quando il futuro autore del Principe era segretario (fino al 1512) della seconda Cancelleria della Repubblica fiorentina. "Il corpus di scritti scoperti (o, in un caso, riscoperti) - si spiega dalla Normale - comprende un frammento storico precedentemente pubblicato ma di cui si ignorava la provenienza, una ignota schedatura di corrispondenza diplomatica e infine una altrettanto sconosciuta versione di una cronaca fiorentina ben nota. Tutti e tre rientrano nella tipologia delle scritture incompiute, dallo statuto ibrido, al confine tra compilazioni storiografiche e appunti di governo. I fatti a cui fanno riferimento le circa 100 carte del manoscritto ritrovato concernono episodi della storia della Repubblica fiorentina, che il segretario della seconda Cancelleria, un Machiavelli all'epoca tra i trenta e i quarantacinque anni, registrava con l'aiuto di vari collaboratori nella modalità tipica degli Annali, ovvero con un intento prima di tutto cronachistico. Alleanze, conflitti, guerre, strategie riguardanti le conformazioni politiche italiane ed europee, da quella imperiale a partire da Massimiliano I, alla Francia dei Carlo VIII e Luigi XII, fino alla Repubblica di Venezia, il Regno di Napoli, il Ducato di Milano, la Repubblica pisana… avvenimenti noti e meno noti, personaggi di primo piano e secondari, principi, ambasciatori, uomini d'armi, si ritrovano in queste raccolte: una sorta di laboratorio storiografico conservato tra i quaderni di lavoro che l'ex segretario portò con sé all'uscita dalla Cancelleria nel 1512, continuando a incrementarne il contenuto e fissando così sulla carta una parte di quella 'lunga esperienza delle cose moderne' che fu guida essenziale per una più matura riflessione politica concretizzatasi più tardi nei capolavori per cui Machiavelli è tuttora considerato il fondatore della scienza politica moderna".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro