Zero fondi Pnrr al museo dei fossili "Scandicci ha perso un’occasione"

Casati (Gamps): i soldi servivano per eliminare le barriere architettoniche, ma il Comune non ha partecipato al bando

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"Abbiamo perso un’occasione: finanziare coi fondi Pnrr, l’abbattimento delle barriere architettoniche al museo dei fossili di Badia". Così il presidente del Gamps, Simone Casati (foto), deluso per il fatto che il comune di Scandicci non ha partecipato al bando per adeguare la ex scuola di Badia e abbattere le barriere architettoniche. Attualmente all’esposizione si accede salendo una ripida scala, difficile per chi è diversamente abile. Il bando del ministero della cultura prevedeva una sezione per i musei statali, ma anche una per musei e luoghi di cultura pubblici non ministeriali. La Toscana ha approfittato ampiamente dell’opportunità, infatti 70 soggetti nella regione, tra comuni ed enti culturali hanno presentato domanda, rientrando in graduatoria. Alla fine saranno più di 25 milioni a essere distribuiti a queste realtà toscane per l’abbattimento delle barriere culturali nei luoghi culturali. E non solo Scandicci non ha presentato domanda per adeguare l’area museale di Badia a Settimo, ma sull’unica che ha presentato ovvero il parco di Poggio Valicaia, è stata esclusa per mancanza di documentazione, finendo sul fondo della graduatoria insieme ai comuni di Angri (34mila abitanti), Baunei (3.500), Miglionico (2.500). Dall’estate scorsa pende una mozione del consigliere Alessandro Salvadori (Lega) approvata dal consiglio comunale all’unanimità proprio sull’adeguamento del museo. Che al momento resta lettera morta. Il problema riguarda soprattutto chi vorrebbe accedervi ma non può farlo.

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