Chiudono Zara e Coin a Firenze: con Disney Store sono tre i marchi che lasciano

Le stragegie di alcune grandi catene commerciali. Solo Coin riaprirà, ma nel 2022

Il negozio Coin di via Calzaiuoli a Firenze

Il negozio Coin di via Calzaiuoli a Firenze

Firenze, 12 giugno 2021 - Anche Coin e Zara chiudono a Firenze: nel centro storico martoriato da un anno e mezzo di crisi covid anche i grandi marchi hanno deciso una riorganizzazione della loro presenza nel capoluogo toscano. Contando anche Disney Store che chiude i battenti e non riaprirà, sono più di 150 i lavoratori interessati da queste chiusure. Zara chiuderà il punto vendita di via Calimala. Rimarrà lo store di piazza della Repubblica. 

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Per molti di loro il futuro è più che mai incerto. Solo Coin riaprirà e lo farà all'ex Capitol. Riaprirà però nel 2022. Una vera e propria ecatombe per le grandi marche nel centro storico di Firenze. Il caro affitti non perdona e dunque in questa estate 2021 di ripartenze diversi fondi importanti rimarranno vuoti, almeno per il momento. Coin era in via Calzaiuoli dall'inizio degli anni Novanta. 

Disney Store e Coin erano due realtà importanti del commercio di via Calzaiuoli. Mentre il magazzino Zara di via Calimala rimarrà vuoto (un centinaio sono gli addetti del punto commerciale). Per quanto riguarda Zara, da fonti sindacali si sa che parte dei lavoratori saranno impiegati nello store dei Gigli.

La chiusura del Disney Store di Firenze era stata annunciata nelle scorse settimane, nell'ambito di una chiusura generale dei Disney Store italiani. Cosa che ha provocato l'agitazione delle centinaia di dipendenti in tutto lo Stivale e anche di quelli del punto vendita di via Calzaiuoli

La crisi del commercio fiorentino è ormai acclarata ed è iniziata ben prima del covid. Analizzando i dati, degli ultimi 12 anni fino al 2019. il commercio al dettaglio ha perduto a Firenze un totale di 258 imprese, passando dalle 5.092 imprese del 2008 alle 4.834 appunto del 2019.

 Vari i fattori che hanno concorso a tutto questo: la crisi economica degli anni scorsi, la concorrenza delle grandi catene commerciali che ha schiacciato i più piccoli. A scomparire di più sono i negozi di alimenti e bevande, i negozi di calzature, le librerie, i ferramenta. Il covid ha acuito i problemi e l'ultimo anno e mezzo, con il blocco del turismo e la grande sofferenza del centro storico deserti, ha dato il colpo di grazia a diversi esercizi. 

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