
Tutto ha avuto inizio nel comune di Reggello, dove nella mattinata di lunedì è stata rubata un’auto. La stessa auto...
Tutto ha avuto inizio nel comune di Reggello, dove nella mattinata di lunedì è stata rubata un’auto. La stessa auto che ieri i carabinieri stavano inseguendo lungo la E45 nell’Aretino. A bordo quattro persone tra cui un’uomo che, una volta sceso dalla vettura, ha scavalcato la barriera esterna del cavalcavia finendo per precipitare da un’altezza di circa 30 metri. A salvare la vita dell’uomo, l’acqua, seppure bassa, del lago di Montedoglio che ha attutito l’impatto: nella caduta ha riportato fratture ma non è in pericolo di vita secondo quanto reso noto dall’Arma che lo sta piantonando in ospedale.
In carcere gli altri tre che viaggiavo sulla stessa auto. Secondo quanto spiegato dall’Arma, tutto ha avuto inizio appunto a Reggello, dove era stata rubata la vettura. Veicolo che nella tarda serata, è stato intercettato a Le Ville di Monterchi, quando alcuni cittadini hanno segnalato che un gruppo di uomini stava tentando un furto in un bar prendendo a picconate la vetrina. Colpo poi mancato per l’intervento di alcuni passanti. Il gruppo si sarebbe così allontanato a bordo dell’auto individuata poi dai carabinieri lungo la E45 nel comune di Pieve Santo Stefano. Nell’inseguimento l’autista della vettura non solo non si è fermato all’alt dei carabinieri ma avrebbe anche cercato di speronare le auto dei militari. Finalmente bloccato il veicolo, i quattro a bordo avrebbero quindi tentato la fuga a piedi: è stato allora che uno del gruppo avrebbe oltrepassato la barriera esterna del cavalcavia, precipitando. L’uomo è stato poi soccorso dai carabinieri, dai sanitari della Croce rossa e dai vigili del fuoco.