Violenza donne: Coop in prima fila con raccolta fondi e campagna di sensibilizzazione

Il 1522 dovunque, perché tutte le donne abbiano accesso al numero unico antiviolenza per chiedere aiuto, e una raccolta fondi a quota 80mila euro. Queste le due iniziative intraprese da Unicoop Firenze, insieme alle altre Cooperative di consumo del distretto tirrenico, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne 2021

Raccolta fondi per sostenere le donne vittime di violenza

Raccolta fondi per sostenere le donne vittime di violenza

Firenze, 24 novembre 2021 - “Quando una donna trova la forza di chiamare il centro anti-violenza ci chiede quello a cui andrà incontro, cosa rischia. La prima preoccupazione sono i figli, soprattutto se minori”. Elena Baragli è la presidente di Artemisia. Solo a Firenze, da gennaio a ottobre di questo anno sono arrivate 750 richieste di aiuto. “Solitamente ne riceviamo un migliaio l’anno”, aggiunge. Nel 2020, in Toscana, 3099 donne hanno chiamato i centri anti-violenza per la prima volta. In tutto, nella regione, lo scorso anno sono arrivate 3132 telefonate.

Per le vittime di violenza il numero da chiamare è il 1522. Un numero importantissimo, che Unicoop Firenze ha stampato in tutti gli scontrini emessi dal 13 novembre scorso fino a domani. Il numero, gratuito da fisso e da cellulare, è attivo 24 ore su 24 e accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking. Il 1522 viene inoltre riportato sulla cartellonistica nei punti vendita e per i Coop.Fi anche in appositi cartelli nei servizi igienici. Un modo per far sapere a tutte le donne qual è la strada più semplice per chiedere aiuto e salvarsi. 

Ma le iniziative di Unicoop per dire no alla violenza nei confronti del gentil sesso sono andate anche oltre. La cooperativa ha raccolto 80mila euro: una bella somma che verrà poi suddivisa fra i 22 centri antiviolenza della regione, che li destineranno alle attività più urgenti per le donne vittime di violenza. La cifra è stata ottenuta grazie ai clienti dei supermercati che, acquistando olio extravergine di oliva Coop 100% italiano ed il pane 100% da farina toscana, coltivata senza l’uso di glifosato, prodotto nei 27 Coop.fi con forneria interna, hanno contribuito alla raccolta fondi. Tutti i prodotti sono segnalati nei punti vendita, con appositi allestimenti, che mettono in evidenza il 1522. C’è tempo per contribuire fino a domani, giovedì 25 novembre. 3milioni, poi, solo nei punti vendita Unicoop Firenze, gli scontrini che riportano l'indicazione del 1522, il numero unico antiviolenza e stalking, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità. “Lo scontrino della spesa è un qualcosa che riguarda la vita quotidiana delle donne - aggiunge Baragli -. Averlo in tasca, con quel numero di cui magari manco si conosceva l’esistenza, significa molto. Significa sapere che un modo per chiedere aiuto c’è”.

"I numeri importanti di questa campagna testimoniano l'impegno, anche questa volta, di Unicoop Firenze e delle altre cooperative di consumo coinvolte, del quale sono davvero molto grata. Solo con un cambiamento culturale che coinvolga tutte e tutti, questa battaglia per una società libera dalla violenza di genere può essere vinta. Il sostegno ai centri antiviolenza toscani e alla conoscenza e diffusione del numero 1522 sono un preziosissimo contributo in questo senso”, ha detto l’assessora alle Pari Opportunità della Regione Toscana, Alessandra Nardini. Ed Elisabetta Bruni, direzione soci Unicooop Firenze: “Ringraziamo tutti i soci e clienti che hanno scelto di aderire alla campagna, comprando i prodotti che finanzieranno le attività dei centri antiviolenza, e allo stesso tempo li invitiamo alla diffusione del 1522 e a farsi ambasciatori della sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. L’impegno della cooperativa va infatti nella direzione di una mobilitazione diffusa perché sia il 25 novembre tutto l’anno e ogni giorno si possa fare un passo in più verso l’eliminazione della violenza sulle donne. Solo insieme possiamo farlo, aiutando chi non ha voce a rivolgersi ai centri antiviolenza”.  

 

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