
di Fabrizio Morviducci
Vetri infranti, auto messe a soqquadro, bottiglie di birra spaccate negli abitacoli. Sembrava un incubo ma era realtà quella che è toccata l’altra sera a un gruppo di lavoratori di Torregalli, che avevano lasciato le auto in sosta nell’area riservata. Il giorno dopo non è ancora sbollita la rabbia. "Abbiamo danni per centinaia di euro – racconta Alessia Macarra, una delle operatrici del Nuovo San Giovanni di Dio che ha trovato l’auto coi vetri infranti – e la nostra privacy violata. Io ho trovato i documenti della macchina aperti e buttati sul pavimento, insieme ai cocci della bottiglia di vetro usata probabilmente per infrangere il cristallo. E tutti i miei oggetti personali tirati fuori, passati in rassegna. Cosa hanno portato via? Il cavo del caricabatterie per il cellulare". Alla stessa maniera sono state trattate anche le altre cinque vetture vandalizzate l’altra sera. I dipendenti dell’ospedale hanno chiamato la polizia che è intervenuta per un sopralluogo, ma il problema resta.
"Il parcheggio per i dipendenti dell’ospedale – racconta ancora Alessia – è accessibile da una sbarra solo con un badge aziendale. Probabilmente chi ha agito, lo ha fatto sapendo che le vetture vengono lasciate in quello spiazzo per tutto il turno di lavoro, quindi non c’è molto pericolo di essere scoperti. Per di più c’è una via d’accesso che i pedoni possono facilmente utilizzare dalla strada di ingresso ambulanze al pronto soccorso. Non deve essere stato difficile entrare e danneggiare tutte le nostre auto per cercare qualcosa di valore, poi andare via senza problemi".
Da tempo residenti della zona e dipendenti dell’ospedale denunciano presenze ‘sospette’’ nell’area intorno al pronto soccorso dell’ospedale. Balordi che d’inverno dormono nella sala d’attesa dell’area emergenze, d’estate restano fuori, bevono, fanno schiamazzi. Tutto avviene nella parte che guarda via delle Bagnese, visto che il parcheggio a sinistra, quello dedicato all’utenza dell’ospedale, dopo un lungo periodo di stallo è tornato a essere sotto controllo, anche per l’installazione di telecamere relative al servizio telepass, entrato in funzione il 5 settembre scorso.
I dipendenti chiedono una maggiore attenzione quindi allo spazio loro dedicato per non doversi trovare a pagare centinaia di euro in danneggiamenti delle loro vetture. Una situazione difficile anche per chi smonta nel cuore della notte, soprattutto donne, e corre il rischio di arrivare alla vettura e incontrare appunto questi balordi. Vedremo come e quando saranno presi provvedimenti.