Primo studio di efficacia sul vaccino Pfizer. 100% di immunizzati nel campione analizzato

Risultati incoraggianti nello studio Asl. Il presidente Giani: "Ottima notizia, aspettiamo le dosi per procedere con la campagna a tappeto"

Donatella Macchia, direttore della struttura complessa di Allergologia immunologia clinica

Donatella Macchia, direttore della struttura complessa di Allergologia immunologia clinica

Firenze, 20 febbraio 2021 - Un risultato in qualche modo atteso, ma molto incoraggiante e addiritttura superiore alle aspettative. A 15 giorni di distanza dalla seconda dose di vaccino Pfizer-BioNtech iniettata, il primo campione formato da 40 persone è risultato immunizzato nel 100 per cento dei casi. "Questi risultati incoraggianti dimostrano che la vaccinazione è la nostra arma per combattere il virus – dice il governatore Eugenio Giani – Metteremo in campo una macchina da guerra: appena arriveranno le dosi saremo pronti per una una vaccinazione a tappeto della popolazione".

Lo studio è stato effettuato dalla Patologia clinica e immunoallergologia dell’ospedale di Torregalli, in collaborazione con il servizio di Medicina preventiva e l’Allergologia e immunologia clinica. Arruolato un campione ristretto di polazione: 40 sanitari rappresentativi in egual misura di sesso femminile e sesso maschile appartenente in modo variegato alle varie classi in età lavorativa.

«I soggetti arruolati hanno fatto il prelievo e sono stati sottoposti al test che ricerca gli anticorpi neutralizzanti anti proteina-SpiKe e risposta cellulo-mediata – spiega il direttore sanitario dell’Asl Toscana centro, Emanuele Gori – In tutti e quaranta è stato misurato un titolo anticorpale fortemente positivo. Questo significa che sono tutti protetti in maniera robusta. Ed è una notizia molto incoraggiante".

Le informazioni sulla risposta anticorpale neutralizzante del vaccino Pfizer sin qui erano relative alle ricerche effettuate nella fase sperimentale. Ora per verificare la durata della protezione sviluppata, lo stesso gruppo sarà sottoposto a nuove analisi ogni tre mesi. "Al momento non c’è un’unità di misura riconosciuta a livello internazionale per standardizzare i risultati – spiega Gori – La messa a punto dell’espressione dei risultati quantitativi degli anticorpi neutralizzanti anti Proteina S-RBD con riferimento allo standard internazionale WHO, permetterà di utilizzare l’unità di misura BAU per millilitro e superare l’attuale espressione dei risultati che dipende dal test utilizzato. Quando ci sarà un’unità di misura standardizzata a livello internazionale si potranno confrontare i lavori fra i vari laboratori e conoscere la vera efficacia di un vaccino che funziona bene".

L’Asl Toscana centro appena avrà la possibilità di estendere lo studio lo farà anche sui soggetti vaccinati con AstraZeneca. Poi saranno arruolati volontari con consenso informato ad almeno 15 giorni di distanza dalla vaccinazione completa di prima dose e richiamo che viene effettuato a 12 settimane dalla prima iniezione. "Siamo già in contatto con altri centri a livello nazionale per unire i dati e capire di più rispetto a quanto oggi sappiamo sull’efficacia di tutti i vaccini che utilizziamo e utilizzeremo", conclude Patrizia Casprini, direttore della Patologia clinica dell’Asl Toscana centro per Firenze e Prato.

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