Un’ora di lavoro per le vittime del fango. Le aziende possono raddoppiare

Iniziativa di solidarietà promossa dal comitato di garanzia: lavoratori e aziende possono devolvere un'ora del proprio lavoro al fondo d'intervento per l'emergenza alluvione in 62 Comuni toscani, tra cui Firenze.

Un’ora di lavoro per gli alluvionati. È l’iniziativa di solidarietà promossa dal comitato di garanzia, il gruppo di consultazione che affianca l’ufficio del commissario per l’emergenza (e presidente della Regione) Eugenio Giani e del quale fanno parte, tra gli altri, i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni datoriali, imprenditoriali, artigianali e del mondo cooperativo, di Anci e Upi Toscana. L’accordo è stato siglato ieri da Regione, Anci Toscana, Upi Toscana, Cispel, Confindustria, Confapi, Casartigiani, Confartigianato, Cna, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Associazione generale cooperative italiane, Confcooperative, Legacoop, Confcommercio e Confesercenti, assieme ai sindacati toscani di Cgil, Cisl e Uil. Prevede che, liberamente, lavoratrici e lavoratori possano scegliere di devolvere al fondo d’intervento per la popolazione toscana un’ora del proprio lavoro; altrettanto liberamente le aziende potranno aggiungere, di tasca propria, una somma analoga. L’iniziativa interessa il settore privato ma anche il pubblico ed è esteso ai dipendenti di Regione Toscana, Anci, Upi e Cispel. I fondi verranno poi raccolti sulconto corrente Iban IT71B0503411701000000003341 intestato a Regione Toscana, causale "Emergenza alluvione". Sempre ieri è stata conclusa una prima ricognizione dei Comuni colpiti dall’emergenza maltempo. Sono sessantadue, distribuiti in cinque diverse province. Per l’area fiorentina rientrano nell’elenco: Campi, Calenzano, Signa, Sesto, Vicchio, Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo, Scarperia e San Piero, oltre a vari territori colpiti nell’empolese.

Lisa Ciardi

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