ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Una sartoria per ripartire

Nonostante la crisi nasce una nuova attività. L’idea di una donna campana

di Andrea Settefonti

In tempo di crisi e di incertezza c’è chi va controcorrente e apre uuna nuova attività. Di più perché si tratta di un mesitere in via di estinzione. A Greve c’è un nuovo negozio di sartoria. A riscoprire un mestiere dal sapore antico una giovane donna, grevigiana d’adozione, ma campana di nascita. Agnese Balbo (foto), 40 anni, della provincia di Salerno, ha perso il lavoro ma non la fiducia nel futuro. E si è messa in discussione con una nuova sfida che è ancor più audace vista la situazione legata alla pandemia che ha bloccato acquisti e voglia di fare.

"È da quando avevo 14 anni che faccio questo mestiere, i miei genitori facevano questo stesso lavoro. Certo si può dire che per i giovani di oggi, questo non sia proprio il mestiere ideale, ma è il mio mestiere", racconta alla Nazione Agnese Balbo. Dopo aver lavorato nell’azienda sartoriale di famiglia Agnese si è trasferita a Prato. "Lavoravo per le aziende del settore, facevo la modellista, poi purtroppo mi sono trovata senza lavoro. E allora mi sono dovuta reinventare di nuovo, per l’ennesima volta mi sono detta, dai, ripartiamo".

Il negozio di Angela Balbo, che ha deciso di trasferire nel Chianti la sua ventennale esperienza di taglio, cucito e riparazioni, sarà inaugurato in piazza delle Cantine sabato alle 11; e visto che un’impresa che nasce in tempo di crisi fa notizia, ci sarà anche il sindaco Paolo Sottani. Seguirà un brindisi offerto dall’azienda agricola Altiero. "Adesso vivo a Greve e ho deciso di portare qui la mia esperienza. Devo dire che la scelta ha incontrato i favori dei grevigiani, perché in paese non c’è una sartoria, ed è difficile trovarne uno pure nei dintorni".