Truffano 90enne, rubati 3 etti d’oro

La convincono al telefono che suo figlio abbia avuto un incidente: lei raccoglie tutti i preziosi e li consegna

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FIRENZE

Sapevano il suo nome e cognome e anche quello di suo figlio, i truffatori che venerdì hanno ordito l’ennesimo raggiro a un’anziana. Un copione purtroppo già visto, ma sempre più raffinato. Perché oltre ad essersi informati sulla famiglia, i truffatori si sono mossi con una sincronia che non ha lasciato il tempo, alla povera donna, neanche di verificare se davvero suo figlio avesse avuto un incidente, come le stavano comunicando al telefono. Così, in ansia, la donna ha racimolato tutti i preziosi che avevano in casa e li ha consegnati “in diretta“ a un complice del telefonista.

Il bottino, tre etti di oro, ha un valore di circa quindicimila euro. Ma com’è possibile che i truffatori sappiano dettagli così personali delle proprie vittime? L’ipotesi, avallata anche dalla polizia, intervenuta dopo la chiamata della donna, è che il raggiro sia cominciato molto prima di quella telefonata. E che le informazioni siano state raccolte in contesti “innocui“, come il supermercato o la bottega vicino a casa, fingendosi conoscenti dell’anziana. Per questo, il consiglio è di non dare confidenza alle persone che non vengono riconosciute: se quella persona non vi è nota, non è colpa dell’età che avanza, ma del subdolo tentativo di raggirarvi.

Il telefono della 92enne, residente dalle parti di via Pacinotti, è squillato intorno alle 12 di venerdì. La signora, in quel momento sola in casa, vedova, era appena rientrata dalle sue compere. Lo sconosciuto dall’altro capo del filo si è presentato come un poliziotto. Facendo il nome del figlio della donna, l’ha avvisata che aveva avuto un incidente: "E’ passato con il rosso e ha investito una persona. Gli servono soldi per evitare guai seri", ha detto il falso agente. La donna ha risposto di non avere denaro in casa, l’uomo le ha chiesto se avesse dei preziosi e l’anziana mamma, senza mai interrompere la conversazione ha racimolato tutto l’oro, lo ha pesato come lo sconosciuto le ha chiesto, e lo ha consegnato a un “incaricato“ giunto nel corso della telefonata. Dopo aver attaccato, l’anziana ha chiamato suo figlio per sincerarsi delle sue condizioni e ha capito di essere stata vittima di una truffa.

ste.bro.

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