Sono almeno cinque i temi che distanziano Italia Viva da Sinistra Italiana e pure dal Pd, a dirla tutta. Innanzitutto l’ampliamento dell’aeroporto Vespucci e la pista parallela attesa da decenni. Va però detto che anche nello stesso Partito democratico ci sono sindaci e amministratori che da tempo si oppongono all’opera. Il primo è Matteo Biffoni, primo cittadino di Prato, l’altro è il deputato (ed ex sindaco di Campi Bisenzio) Emiliano Fossi che, però, con il tempo si è più ammorbidito. Ma tutti ricordano quella riunione del 2014 in cui insieme ad altri colleghi della Piana presentò un ricorso al Consiglio di Stato per bloccare il progetto di Toscana Aeroporti. Mentre la neocandidata Sara Funaro ha detto proprio a La Nazione di essere favorevole, come pure Eugenio Giani e Dario Nardella che nei mesi scorsi hanno annunciato l’avvio dei lavori per il 2024.
Poi ci sono la sicurezza e soprattutto la quotazione in Borsa della multiutility (Iv lo chiede per attrarre capitali privati e per fare investimenti) mentre la Sinistra ha ravvisato "vizi sostanziali e irregolarità nella procedura di fusione – si legge in un comunicato stampa – Sul piano politico la finanziarizzazione con la quotazione in Borsa di servizi pubblici, beni comuni e diritti essenziali, come l’acqua, in un contesto di crisi climatica ed energetica è tanto riprovevole quanto iniqua". Anche in questo caso c’è distanza con i Democratici che invece hanno benedetto l’operazione votandola nei Comuni in cui amministrano. Altro tema divisivo riguarda i rifiuti. Da sempre la Sinistra si batte contro la realizzazione di impianti di smaltimento, Italia Viva e dem, invece, sono assolutamente a favore per far sì che la Toscana diventi autosufficiente.
L’unico punto che accomuna (ma di poco) le tre forze politiche è quello sullo sviluppo sostenibile e lo stop alla cementificazione.
A.P.