Tra nuove luci e vecchie ombre. La ruota scaccia i balordi dal parco. Ma i pusher restano in agguato

Il nostro viaggio in una domenica prenatalizia. I giochi e le bancarelle allontanano il degrado. Passeggiate più tranquille in viale degli Olmi, ma quando cala il sole riaffiorano i soliti guai. .

Domenica del ponte dell’Immacolata, le Cascine in atmosfera natalizia piacciono a fiorentini e turisti. Arriviamo alle 16,30 dal ponte della tramvia, il sole sta tramontando dietro l’Argingrosso e in tanti si godono i colori del cielo riflessi in Arno. Il lungarno brulica di famiglie che passeggiano, pedalano, pattinano. Verso est si staglia la gigantesca ruota panoramica, che comincia a mostrare le sue luci colorate. Perché sta per calare la sera alle Cascine, quando il parco mediceo diventa off limits per i fiorentini.

Ma quella ruota che domina alta da piazzale Vittorio Veneto, le bancarelle, la pista sul ghiaccio, ingredienti dell’amministrazione per riportare sicurezza nel polmone verde, sembrano far riuscire abbastanza la ricetta. I personaggi loschi non sono del tutto spariti, ma sonodiminuiti e ci si sente sicuri persino a passeggiare nel viale degli Olmi. E poi un presidio discreto di forze dell’ordine sembra esserci: una Punto nera passa a passo d’uomo sul viale Lincoln pedonale, ipotizziamo sia un’auto civetta; mentre nei pressi della fermata Carlo Monni vediamo due stuart in pettorina. In mezzo al prato della Catena, imbonificabile, anche se stasera ci si può azzardare ad attraversarlo senza troppe paure, ma sempre con l’occhio alla penna. Le mandrie di spacciatori sono sparite e sulle panchine compagnie di ragazzini e amici che si fermano per due chiacchiere; tuttavia permane qualcuno che desta sospetto. Quelli che fanno la spola sul viale degli Olmi in monopattino o bici, e tra il prato della Catena e la fermata alcuni bivacchi, gli irriducibili rimangono saldamente ancorati al proprio accampamento. La fermata è piena, Sirio scoppia di persone. Arriviamo alla ruota passeggiando lungo la tramvia, al mercatino la calca è tale che non si passa. I più sono fiorentini, ma dalla calata si capisce che sono arrivati in tanti anche dal resto della Toscana. Ne abbiamo conferma arrivando in via Luciano Berio, dove le macchine sono accatastate tanto da costringerci a camminare in strada: sono molte le targhe di fuori provincia. Anche i giardini del Comunale sono insolitamente sgombri di personaggi loschi.

Giro di boa e di nuovo nella folla della fiera natalizia: la coda per la pista sul ghiaccio al centro della piazza arriva quasi al ponte pedonale sul viale Rosselli. Ora le tenebre sono calate del tutto, ma il viale Lincoln e il prato della Catena sono ben illuminati, la situazione permane tranquilla, seppur una comitiva di stranieri stia fumando hashish come se nulla fosse. Rieccoci al ponte del tram: sulla sponda opposta angolo via Bandinelli un gruppetto di stranieri desta sospetto: probabilmente qualche pusher si è spostato sulla rive gauche in attesa che la situazione torni tranquilla dal suo punto di vista. La notte è ancora giovane alle Cascine.

Carlo Casini