CHIARA OTTAVIANI
Cronaca

Tombola, cocomero, orto . E quella sana malinconia: "Così i nostri nonni vivono giorni sereni"

Viaggio nella Rsa di Villa Santa Teresa. Tra giochi e voglia di normalità. La storia dell’infermiera: "Qui in memoria di mia nonna e di quel saluto mai dato".

Tombola, cocomero, orto . E quella sana malinconia: "Così i nostri nonni  vivono giorni sereni"

Viaggio nella Rsa di Villa Santa Teresa. Tra giochi e voglia di normalità. La storia dell’infermiera: "Qui in memoria di mia nonna e di quel saluto mai dato".

"Ho 103 anni, sono vecchia per pensare all’estate, ormai la mia vita è questa, non riuscirei neanche ad arrivare in spiaggia". Un po’ di ironia mista a un velo di malinconia segna la voce di Margherita, che da anni vive a Villa Santa Teresa, una Rsa di Bagno a Ripoli. È originaria della Sicilia, "per seguire mio figlio sono venuta a Firenze, mi piaceva molto la mia terra, ma adesso sono rimasta sola e non ci penso più". Forse il mare le manca più di quanto dica, ma non lo lascia intravedere. Ha i capelli bianchi, le rughe sul viso testimoniano la sua veneranda età. "Ma gli occhi vispi non l’hanno abbandonata, è una forza della natura" racconta Andrea Nardi, lo psicologo della struttura.

Le curve per arrivare a Santa Teresa, e gli alberi che le fanno ombra lasciano percepire un’aria di pace, quasi una realtà nella realtà. "È questo che cerchiamo di fare qui - continua Nardi - offrire agli anziani che vivono qui, una normalità che ormai non gli appartiene più". Ci sono 53 persone residenti nella struttura e alcuni diurni che vengono la mattina per colazione e vanno via la sera. Fanno capannello in giardino: qui l’animatrice ha messo della musica e si preparano per fare ginnastica nelle ore più fresche. "Qui tutti hanno condizioni diverse, alcuni sono ancora consapevoli di dove si trovano ed altri no, ma lo scopo è per tutti lo stesso, fargli vivere la socialità". A scandire le giornate è più o meno la solita routine, colazione presto al mattino con un menù a scelta, poi un po’ di tempo in giardino per cominciare la giornata.

Ma quali sono le attività preferite dagli ospiti d’estate?: "Ce ne sono tante, a partire dalle più classiche: la cocomerata, la tombola ed il rosario, si ripetono ogni anno e guai a chi le tocca. Poi abbiamo un orto, nel quale gli ospiti possono lavorare e cogliere la frutta o gli ortaggi, ed infine ci sono i più gettonati, i giochi con l’acqua". Un momento in cui molti ritornano bambini. "Riempiamo delle bacinelle con acqua e palline e loro si divertono a schizzarsi". Fa sorridere sapere che la prima preoccupazione di molte donne è "quando torna il parrucchiere che mi sono rovinata la piega?".

La cura estetica a Villa Santa Teresa è una cosa alla quale viene data molta importanza, dallo smalto, ai capelli, al rossetto, nulla è lasciato al caso. Nel frattempo dalla cucina arriva un profumo di minestra: ad uno ad uno gli ospiti si avvicinano alle sale da pranzo. "Pochi giorni fa abbiamo messo su un vero e proprio mercato, - spiega il dottore mentre illustra il resto della struttura - "bancarelle, indumenti, borse, e soldi finti con cui pagare". Un modo originale "per riportarli alle loro estati passate, quando le donne andavano la mattina presto a fare compere". Per il giorno di Ferragosto le iniziative non sono meno interessanti. "È una sorpresa, perché ancora nessuno lo sa: vorremmo organizzare una sagra di paese, stand con la frutta, bevande, cibo, un allestimento in piena regola insomma".

Alla fine del pranzo gli ospiti si dirigono nelle camere, e ad accompagnarli c’è Giada Randagni, una giovane infermiera legata a questo posto da quando era bambina. "Qui abitava la mia bis nonna, è morta quando avevo dieci anni. All’epoca non riuscii a starle accanto perché non volevo arrendermi al suo dolore". Oggi però riesce ad occuparsi con amore di tanti anziani. "Non è semplice, non ci si abitua mai alla sofferenza altrui, figuriamoci io che ho solo 24 anni, ma penso che aiutare gli altri ti permetta di vivere più vite". Gli occhi lucidi la fanno fermare un momento. "È un mio riscatto personale, ero solo una bambina quando mia nonna aveva bisogno di me, ma oggi sono più forte, e sono qui per tutti loro".