Terza dose a rilento, Regione preoccupata Ma il boom dei 12mila sanitari toglie la paura

In poche ore dall’apertura del portale il 10% del personale dell’assistenza ha prenotato il ‘booster’. Giovedì via ai fragili. Lunedì agli over 60

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di Ilaria Ulivelli

FIRENZE

Il sospiro di sollievo ieri è arrivato con il boom di prenotazioni dei sanitari della terza dose ’booster’, una scossa che rinnova la memoria del sistema immunitario e fornisce un rinforzo di protezione contro il Covid, sei mesi dopo aver completato il ciclo vaccinale.

In Regione, già da alcuni giorni e ieri mattina in particolare, c’era una certa preoccupazione per l’adesione poco brillante alla prenotazione della terza dose. Preoccupazione perché andando verso i mesi invernali è importante proteggersi con il richiamo e perché la Toscana, che è prima in Italia per popolazione vaccinata (sono 9 su 10 i vaccinati con prima dose fra la popolazione over 12), rischiava il paradosso di essere fanalino di coda per le terze dosi.

La spinta dei sanitari è stata determinante a far svanire i timori: faranno da nave scuola. Da mezzogiorno di ieri, quando è stato aperto il banner sul portale regionale delle prenotazioni, già 12mila hanno prenotato la terza dose, a questi devono essere aggiunti quelli che si vaccineranno negli ospedali con le agende gestite internamente. Sono circa 130mila le persone in Toscana che lavorano in ambito sanitario e quasi tutte vaccinate nei primi tre mesi dell’anno, quindi già pronte per ricevere il richiamo.

Un’iniezione di fiducia in un momento in cui, ancora, gli ultraottantenni sembra che non si stiano mobilitando per ricevere il ‘booster’. Perché nicchiano? Probabilmente non tutti sono stati raggiunti dall’informazione che si può fare la terza dose. Ma non c’è solo questo fattore. Diversamente dalla primavera scorsa, l’accordo con i medici di famiglia non prevede che siano loro a chiamare gli anziani per prendere appuntamento, anche se in molti hanno cominciato a farlo. Ci sono anche altri canali aperti per gli over 80, oltre al medico di base: farmacie e hub (sino a fine mese il Mandela forum sarà aperto). Ma a parte tutto, molti anziani stanno prendendo l’impegno con calma, non sono impazienti, lo faranno.

Le informazioni, non tutte univoche, sul decadimento della protezione anticorpale dopo sei mesi, che provengono dalla comunità scientifica, non contribuiscono a far sì che anche chi è convinto di farlo, si precipiti. Con i sanitari che si mobilitano, sarà più facile promuovere la dose di rinforzo.

La terza dose (oltre a quella aggiuntiva per pazienti immunocompromessi) è già partita per over 80, sanitari, ospiti e personale delle Rsa, da giovedì, sarà prenotabile sul portale per la categoria degli estremamente vulnerabili (circa 280mila in Toscana) e poi, da lunedì, anche per i sessantenni e i settantenni, visto che ci sono già 10mila vaccinati con il primo lotto a dose unica di Johnson &Johnson arrivato ad aprile che si approssimano alla scadenza dei sei mesi.

Sull’importanza di sottoporsi alla terza dose il governatore toscano Eugenio Giani fa un appello. "Per i superfragili e i trapiantati ci pensano direttamente Asl e medici ma per gli altri, ovvero il personale sanitario, gli over 80, è bene che si attivino con la prenotazione o andando direttamente agli hub".

"Faccio proprio un appello a coloro che ne hanno diritto – ribadisce Giani – affinché si attivino per andare agli hub o per chiamare il proprio medico di base o il farmacista perché la terza dose è un livello di immunizzazione che consente di tenere lontano il coronavirus".

Parlando poi della situazione dei contagi Giani, leggendo i dati, in base al trend, sottolinea l’importanza della vaccinazione. Stimando che in questa settimana si possa arrivare a circa 1.500 nuovi positivi mentre lo scorso anno, nello stesso periodo, eravamo nel pieno dell’esplosione della seconda ondata, con raddoppio dei positivi ogni settimana.

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