Tentata rapina nell’orto: 75enne aggredito con una chiave inglese

I vicini di casa, allertati dalle urla dei famigliari dell’uomo, si sono precipitati e hanno immobilizzato il malvivente poi arrestato dai carabinieri

Carabinieri

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Firenze, 5 giugno 2023 – Hanno sentito le urla e si sono precipitati. Così sono stati proprio i vicini di casa a salvare un 75enne da un’aggressione. I carabinieri della stazione di Fiesole (Firenze) hanno poi arrestato un 43enne fiorentino per tentata rapina aggravata. I militari sono stati allertati dalla figlia dell’anziano. Secondo quanto appreso la donna, allarmata, ha subito riferito che un uomo, con volto travisato, aveva aggredito il 75enne tentando di rapinarlo e che i vicini erano riusciti a bloccarlo. I carabinieri, arrivati nell’orto di pertinenza dell’abitazione, hanno constatato effettivamente la presenza del rapinatore riconosciuto poiché già noto, immobilizzato da alcune persone. Il quarantenne è subito apparso in stato di alterazione psicofisica per cui i militari hanno allertato il 118.  L’uomo è stato quindi trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Careggi.

Nel frattempo, ricostruita l'esatta dinamica dei fatti è emerso che, poco prima, mentre il 75enne si trovava nel proprio orto, era stato improvvisamente aggredito da dietro da uno sconosciuto con il volto travisato da un passamontagna, il quale gli ha puntato al collo un oggetto metallico, poi risultato essere una chiave inglese, chiedendogli di consegnarli il portafogli. La vittima ha riferito quindi che non aveva il portafogli con sè poiché si trovava in casa. I due si sono diretti quindi verso l'ingresso dell'abitazione venendo notati dalla moglie della vittima che, impaurita, ha iniziato a urlare per richiedere aiuto. Le grida sono state udite dai vicini che in pochi istanti sono entrati nel giardino della vittima e, trovandosi di fronte quella situazione, dopo una breve colluttazione, hanno bloccato lo sconosciuto.

Dopo essere stato sedato, all'esito di visita medica che ha accertato un'intossicazione da alcol e stupefacenti, il rapinatore è stato dimesso e affidato ai militari dell'Arma che, al temine degli atti di rito, su disposizione del pm di turno lo hanno condotto presso il domicilio della madre dove è rimasto in regime di arresti domiciliari. Al termine dell'udienza di convalida oggi il giudice ha disposto per il 43enne la custodia cautelare in carcere.

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