REDAZIONE FIRENZE

Tecnologia e storia, buon compleanno al Palazzo delle Poste Viaggio nel cuore pulsante dei servizi e del controllo sui software

Passando da quelle parti quasi nessuno se ne accorge. Ormai il palazzo delle poste di via Pellicceria c’è perchè ci deve essere. E’ talmente ‘di corredo’ a quella parte di Firenze che nel 2017, anno del suo centenario dall’inaugurazione, nessuno si è sognato di celebrarlo. Oggi che di anni ne compie 103 è dunque arrivato il momento di ricordare un luogo ricco di storia, dove passato, presente e futuro si incontrano quotidianamente, con la ‘scusa’ di essere cuore pulsante dei servizi di Poste Italiane. Le sue candeline ultrasecolari l’antico palazzo le spenge oggi. Qui, tra le ampie vetrate, i soffitti a cassettoni, i richiami stilistici in marmo di Carrara e lo stile rinascimentale che accompagna tutti gli ambienti, trova oggi spazio il laboratorio delle certificazioni di tutti i software usati da Poste Italiane. Ogni programma viene verificato, testato e certificato qui. Tutta questatecnologia e poi, si alza lo sguardo per ammirare, ad esempio, la splendida cupoletta maiolicata dell’ingresso con al centro il giglio fiorentino. Il Palazzo conserva inoltre il mobilio originale. I vari piani del Palazzo, grazie al lavoro dell’architetto Giuseppina Mensitiere le memorie di un secolo: arredi originali libri e registri del personale. All’epoca dei circa 400 dipendenti, la maggior parte erano donne. Gli uomini solo una ventina. Lo stipendio si prendeva due volte al mese, facendo la fila allo sportello per ritirare la busta con il denaro liquido. Davvero tutta un’altra Italia.

Leonardo Bartoletti