Svolta epocale perché esprimono la classe dirigente

Sandro

Rogari

La notizia ha un grande valore simbolico: per la prima volta, le donne hanno superato gli uomini fra gli iscritti all’Ordine degli avvocati di Firenze. Inoltre, il trend si consolida perché anche fra i praticanti il sesso femminile è prevalente, con stacco crescente. Il dato è l’ovvia conseguenza della crescita del sesso femminile fra le frequentanti e le laureate in Giurisprudenza. Ma a sua volta è il riflesso di un processo che vede la crescita della componente femminile in tutte le Scuole universitarie. Una volta vigeva il tabù di Scienze e di Ingegneria, crollato negli anni ‘90. Qui siamo ancora lungi dal ribaltamento dei rapporti numerici, ma è un processo inesorabile. Ma che questo avvenga all’Ordine degli avvocati ha un significato più profondo. Anzitutto, dobbiamo plaudire al fatto che questo processo sia spontaneo e duraturo, come i processi non imposti e non sollecitati. Infatti, la politica delle quote rosa può avere un significato in situazioni estreme, dove il potere interdittivo della componente maschile è altrimenti insuperabile. Ma ha il difetto di essere artificiosa e come tale insufficiente a invertire il corso tradizionale della prevalenza maschile. Il secondo dato significativo riguarda la natura della professione che vede l’inversione del ciclo. Nei centosessant’anni e più della storia dell’Italia unita, come del resto di altri stati nazionali europei, gli avvocati hanno rappresentato a lungo la classe dirigente. Come tali sono stati componente fondamentale del ceto politico. Questa dominanza è stata anche oggetto di aspre critiche. Alla cultura prevalentemente umanistica degli avvocati veniva imputato il ritardo dello sviluppo tecnico e scientifico. Fino al ’68 a Giurisprudenza e Lettere si accedeva solo con la maturità classica, grazie alla riforma Gentile. È un dato, quindi, che le donne diventino dominanti in una professione che per definizione esprime la classe dirigente. È una svolta epocale, foriera di grandi cambiamenti.

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