Il Teatro del Maggio Fiorentino riparte dai suoi grandi maestri, Zubin Mehta e Daniele Gatti, con un cartellone ricco e accattivante per ogni tipologia di pubblico. Ma per i concerti jazz, rock e pop in ogni area del teatro si dovrà attendere la prossima estate ( ma ogni anticipazione rinviata all’autunno).
"E’ stata una corsa contro il tempo – spiega il commissario Cutaia – ma oggi il Teatro è in piedi, per integrare la tradizione con tante novità. Bisogna riappropriarsi delle proprie radici, perché il Maggio è da sempre un esempio di fusione e collaborazione fra le arti anche se in questo particolare frangente la parola d’ordine è sostenibilità".
’Bentornati al Maggio’ è l’evento di apertura, il 13 settembre: un omaggio che Mehta dedica a Mozart e che precede di pochi giorni il tributo a Mendelssohn. A novembre "La bohème" diretta da Giacomo Sagripanti introduce l’anno del centenario della morte di Puccini, che vedrà l’allestimento di Tosca diretta da Gatti con la regia di Massimo Popolizio, e Turandot, nella storica accoppiata Mehta-Zhang Jimou. Il Festival 2024 vedrà il ritorno di Riccardo Muti alla guida dei Wiener Philharmoniker.
Ma nelle pieghe del nuovo cartellone c’è un obiettivo ambizioso: quello di formare il pubblico del futuro. Mentre si conferma la fruttuosa collaborazione con Venti Lucenti e Manu Lalli, con "La meravigliosa storia del flauto magico" dal capolavoro di Mozart, prende il via un nuovo bellissimo progetto di educazione all’ascolto dedicato a giovani, giovanissimi e famiglie. "C’è Musica & Musica" vede debuttare sul podio direttori talentuosissimi per otto appuntamenti programmati la domenica alle 11, con il caffè del teatro aperto e l’opportunità per tutti di accostarsi alle sublimi e divertenti pagine dedicate al mondo dell’infanzia nonché al repertorio classico: dal "Carnevale degli animali" all’"Histoire di Babar" di Poulenc fino all’immancabile "Pierino e il Lupo" di Prokofiev. E poi torna la danza in grande stile, con "Vástádus eana. The answer is land", in collaborazione con Fabbrica Europa.
Chiara Caselli