Studentati, il referendum "Nessun passo indietro"

Nonostante l’intervento del sindaco, il comitato promotore tira dritto .

Massimo Torelli, rappresentante del comitato promotore dei referendum ‘Salviamo Firenze’, è arrivato alla conferenza stampa con un sorrisone. "Sì, perché sul referendum la paura della partecipazione popolare fa miracoli, il sindaco Nardella ci dà ragione. Anche se non risolve il problema". Il contesto è la delibera con l’auto osservazione proposta dalla giunta comunale che prevede ad esempio l’aumento dal 20% al 30% dei posti letto a canone calmierato all’interno degli studentati privati. Da Palazzo Vecchio si è sempre precisato che tale auto osservazione è perché Nardella tiene molto al tema degli studentati, ma da parte del comitato la lettura è un’altra. Prima di spiegarla è giusto ricordare che i quesiti referendari sono due: nel primo si chiede "di abolire la norma che consente agli immobili prima adibiti a servizi pubblici di passare senza pianificazione urbanistica alla destinazione direzionale"; nel secondo si chiede "l’abolizione della norma che favorisce gli studentati di lusso". Il referendum è sostenuto anche da Sinistra Progetto Comune e M5s. Dalla parte del Comune la delibera prevede in particolare le camere a prezzi calmierati negli studentati privati di Firenze che passeranno dal 20 al 30% e lo stop per gli studentati che non potranno diventare ostelli a luglio e ad agosto. "Noi andiamo avanti – ha aggiunto Torelli –. Quello di Nardella è uno strumento per bloccare il decreto che deve fare entro domani, è un modo per bloccare le firme e prendere tempo. E poi lui non ha mai voluto incontrarci". Nell’annunciare un evento il 9 giugno in piazza dei Ciompi per i cittadini il comitato ha spiegato – stavolta con Alberto Mariani – che "formalmente l’atto della giunta non modifica nulla, neppure il regolamento urbanistico". E sui costi del referendum? "La tattica di Nardella è usare come arma di distrazione il potenziale costo dello svolgimento del referendum in dicembre – ha affermato Torelli –. Sarebbero tre euro a testa che garantirebbero la partecipazione democratica di cittadine e cittadini fiorentini per contrastare politiche che, quelle sì, li portano a pagare affitti insostenibili e a non poter trovare casa a prezzi decenti". Il comitato ha fatto anche due richieste: "Rispettare il regolamento e una delibera in Consiglio comunale che modifichi le norme di salvaguardia attualmente in vigore, così da rendere immediatamente operativo il divieto all’extra attività alberghiera dei cosiddetti studentati e delle trasformazioni in strutture ricettive degli edifici con funzione pubblica". Nessun passo indietro dunque, così come nessun passo indietro farà Nardella che risponderà probabilmente già oggi: intanto nel Pd fiorentino, tramite Nicola Armentano e Renzo Pampaloni, si è ribadita la bontà "dell’intervento del sindaco".

Niccolò Gramigni

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