Stop al piano strutturale Le categorie economiche provano a fare muro "Basta ritardi nell’iter"

L’altolà di Confesercenti, Confcommercio e Confartigianato "L’urgenza è il governo della città, con scelte chiare e tangibili". Ma sul futuro assetto della città resta forte la richiesta di riflessione.

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Stop al piano strutturale Le categorie economiche provano a fare muro "Basta ritardi nell’iter"

Il ciclone Schlein non ha finito di agitare le acque fiorentine.

Le prime conseguenze della rivoluzione alla segreteria nazionale del Pd si sono già viste all’interno del gruppo e degli assessori della giunta del sindaco Dario Nardella, con lo stop in commissione all’iter del piano strutturale della città. Forte, infatti la richiesta di aggiornare o almeno di riflettere su destino urbanistico di Firenze per i prossimi anni da parte della corrente di Elly Schlein, a cominciare dall’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, che potrebbe persino diventare il prossimo vicesindaco.

Di fronte a questa richiesta di ulteriore analisi su decisioni già prese, sono le categorie economiche a preoccuparsi, temendo un nuovo ed ennesimo rinvio di progetti ritenuti strategici.

"Voglio dirlo con chiarezza. Non sarebbe comprensibile, per le categorie economiche della città accumulare ritardi nell’iter del provvedimento di approvazione del Piano operativo – afferma il l presidente di Confesercenti Firenze Santino Cannamela – e in quello delle funzioni, al quale peraltro il Comune di Firenze lavora ormai da mesi, a causa di elementi di natura politica che attengono alla dialettica interna di un singolo partito".

L’allarme di Cannamela arriva proprio all’indomani della decisione di annullare la Commissione urbanistica sul Piano operativo, dopo le frizioni tra alcuni consiglieri dell’area Schlein con l’assessore Cecilia Del Re: "A un anno circa dal termine del mandato amministrativo le categorie economiche chiedono soprattutto una cosa - prosegue Confesercenti – : portare avanti e chiudere le questioni ancora aperte, tra cui il piano operativo, la riorganizzazione del sistema dei mercati su area pubblica, il nuovo regolamento occupazione dehors e tavolini, il rinnovo del blocco Unesco".

Sullo stesso tono anche il presidente di Confartigianato Firenze Alessandro Sorani, secondo il quale "la vera urgenza è e rimane il governo della nostra città, che ha vissuto anni complessi e che per questo chiede, a tutti noi, scelte chiare, tangibili e rapide. La dialettica politica, per quanto sempre legittima, non può rallentare o peggio intralciare progetti che sono già ben avviati".

Ne è convinto anche Aldo Cursano, presidente di Confcommercio Toscana che afferma: "È difficile condividere le ragioni di chi, probabilmente per motivi del tutto estranei all’interesse del territorio e delle imprese, ostacola l’iter di approvazione di provvedimenti necessari allo sviluppo della città. Quando la dialettica interna a un partito deborda e contamina la corretta amministrazione della cosa pubblica, siamo più nel campo della resa dei conti che del democratico confronto tra opinioni diverse". Al di là della conferma degli impegni programmatici assunti, nelle prossime settimane il sindaco Nardella potrebbe comunque mettere mano a un riassetto delle deleghe di giunta e riequilibrare il peso dei suoi assessori in chiave schleiniana.

Olga Mugnaini