"Un compenso da 240mila euro l’anno e quasi 3mila euro mensili di rimborsi spese, da dicembre a febbraio, sono assolutamente ingiustificati". È bufera sul compenso del sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, già finito al centro delle polemiche per aver fissato a 100 euro il prezzo del biglietto del concerto diretto da Zubin Mehta, il primo con il pubblico in sala dopo lo stop sanitario. Ad attaccarlo era stata la vicepresidente della Regione, Monica Barni, alla quale si era poi accodato anche il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella (FI). E proprio Stella, ieri ha preso la parola durante la seduta dell’assemblea toscana, puntando stavolta il dito sui compensi. "Il sovrintendente Pereira doveva rilanciare il teatro e incrementare il numero degli spettatori – ha detto ieri Stella - ma non sta mantenendo fede alle promesse. Le sue politiche sui biglietti sono errate e i numeri impietosi. I biglietti a 100 euro per assistere al concerto inaugurale di alcuni giorni fa sono un’offesa ai fiorentini e a tutti gli appassionati di teatro, in un momento di grave crisi economica come quella seguita al Covid. Non è un caso che sui 200 posti disponibili, appena 90 fossero occupati, meno della metà". Ma il consigliere Stella va oltre e spiega di aver chiesto di visionare il contratto di Pereira, visto anche che la Regione è socio del Maggio e che lo sostiene economicamente in modo importante (nel 2018 stanziò 4 milioni di euro). "Non si può negare il contratto a un socio quale è la Regione, dicendogli di andare in sede a vederlo - ha proseguito Stella – e invece mi è stato detto proprio così. In ogni caso, andrò alla Fondazione per prenderne visione. Non sono contrario agli stipendi alti per i manager, purché portino risultati e utili. Il sovrintendente ...
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