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Cronaca

Moda, Stefano Ricci fa un passo indietro, l'impero ai figli / LA FESTA / FOTO

Ecco chi c'era alla tradizionale cena di Natale alla Fortezza da Basso. L'annuncio durante la cena

Un momento della festa di Stefano Ricci (Marco Mori / New Press Photo)

Un momento della festa di Stefano Ricci (Marco Mori / New Press Photo)

Firenze, 21 ottobre 2017 - "I miei figli sono pronti da tempo, adesso tocca a loro». Stefano Ricci non è in sala, si trova nella tenuta di Poggio ai Segugi nel Mugello, a Firenzuola. Ma da un maxi schermo allestito in un padiglione della Fortezza da Basso, addobbato nei toni del bianco, sceglie la Festa degli auguri di Natale con i suoi dipendenti e collaboratori – più di 800 persone – per annunciare che da ora in poi saranno Niccolò (da dieci anni amministratore delegato dell’azienda) e Filippo (da otto anni direttore creativo) a portare avanti l’impero alle Caldine. Un annuncio che arriva dopo un problema di salute felicemente risolto per il patron della grande casa della moda uomo made in Florence.

Stefano Ricci rimarrà presidente e proprietario della società con il pacchetto azionario di maggioranza, continuerà a seguire la parte strategica e le collezioni, ma tutta la gestione ordinaria da ora in poi sarà nelle mani dei due figli. «Ai miei collaboratori dico di non scendere mai compromessi con la qualità che per me è stata una religione – dice lo stilista –. Raccomando a tutti voi di alzare l’asticella sui dettagli, la passione e il senso di appartenenza».

L’azienda ha già 550 dipendenti, a cui si sommano mille addetti esterni. Sessanta i negozi, di cui trenta di proprietà, e proprio ieri sera Niccolò e Filippo hanno annunciato che l’anno prossimo verranno aperti altre sei boutique nel mondo. Continueranno gli investimenti e le assunzioni.

Progetti che fanno dire a Ricci: «Cominciamo a essere una grande squadra».

Poi aggiunge: «Io credo che se un uomo e una donna hanno un lavoro, riescono a trovare una loro dignità. Se hanno un lavoro che piace, allora possono anche essere felici. Io continuerò a esserci, ma riprenderò i miei viaggi in Africa dove ho sempre trovato i momenti per disegnare le collezioni dei miei ultimi 30 anni. Tornerò anche qui nel Mugello, dove ho raggiunto la serenità per riflettere sui valori fondamentali per ogni uomo: primi fra tutti la famiglia e l’amicizia. Ma non vi libererete di me con tanta facilità».

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