Che noia mortale. Ci hanno tolto la movida, lo struscio con la mascherina sembra più una transumanza che un rito propiziatorio per fare conoscenza, il caldo ci arroventa le meningi, già in parte usurate, e allora che fare? Come trascorrere il tempo? Ed ecco che il nostro genio si inventa il tiro al bersaglio. Ma non quello normale con freccette o palline varie, ma un tiro al bersaglio mobile. Nella fattispecie qualche bella ragazza che si trova a passare per la strada, peraltro usando un fucile ad aria compressa con proiettili da soft air. Quelli per intendersi da guerra simulata. Però i ’guerriglieri’ usano giubbotti di protezione e accorgimenti vari.
Il nostro eroe invece l’altro pomeriggio aveva colpito donne e ragazze in gonna leggera e maglietta di cotone ultraleggero.
Si era ’asserragliato’ nel bunker di casa sua e da un finestrino mirava e a volte colpiva le ignare ’truppe nemiche’.
Alla fine sono dovuti intervenire i carabinieri della stazione di Barberino-Tavarnelle quando in caserma si sono presentate a turno le vittime un po’ doloranti ma soprattutto molto infastidite.
Sono stati rapidi e precisi i militari e l’altro pomeriggio si sono presentati nella casa dove abita il ragazzo, appena diciottenne.
La prima denuncia era di una donna che in piazza della Repubblica a Barberino, era stata colpita da alcuni proiettili per arma ad aria compressa. A questa era seguita la segnalazione di altre due donne che, nella stessa zone, avevano subito analoga ’aggressione’
I carabinieri hanno dato un’occhiata al posto, svolto una veloce indagine, poi si sono presentati a casa del diciottenne ’armati’ di una denuncia in stato di libertà che gli hanno notificato. Il ragazzo, vistosi perso, ha confessato consegnando il fucile ad aria compressa e due sacchi di munizioni da soft-air. Il tutto è stato sequestrato.
am ag