
La cocaina sequestrata
Firenze, 8 settembre 2020 - I militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Firenze hanno arrestato 8 persone di etnia marocchina con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all'acquisto, importazione e illecita detenzione di 10 chili di cocaina. L`ordinanza, emessa da Agnese Di Girolamo, Gip del Tribunale di Firenze, è stata richiesta da Ester Nocera e da Giulio Monferini della direzione distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Firenze nell`ambito di un'indagine condotta tra il 2019 e il 2020.
Le indagini sono nate dall'arresto, a giugno del 2019, durante un ordinario controllo economico del territorio, di uno dei componenti della banda - ora latitante per essere evaso dai domiciliari rompendo il braccialetto elettronico, con la complicità del capo dell`associazione - trovato all`epoca in possesso di più di un chilo di cocaina. Le indagini successive, condotte anche con mezzi tecnici, hanno permesso di individuare la struttura gerarchica interna dell'associazione, ricostruendo la suddivisione dei ruoli e dei compiti, in base alle competenze dei singoli - valutate sin dall`inizio dall`organizzatore - e di localizzare le strutture (garage, abitazioni, ma anche aree di parcheggi, sottoterra in luoghi pubblici) adibite allo stoccaggio della merce e al confezionamento delle dosi, in base alle richieste del mercato.
In particolare, il capo dell`organizzazione - che aveva un cugino come braccio destro - si occupava di mantenere i contatti con i fornitori, di ricevere le richieste degli acquirenti, di contabilizzare i pagamenti, di remunerare i collaboratori addetti alle vendite; provvedeva altresì a pagare le spese di vitto, alloggio e quelle legali dei venditori, mentre i suoi 4 fratelli si occupavano della vendita della sostanza ai singoli pusher e ad altre 2 persone, anch'esse tra loro fratelli, unici ad avere un lavoro regolare presso ditte di lavorazioni meccaniche e autofficina e incaricati delle funzioni di cassieri e custodi del denaro.
Le attività delle Fiamme Gialle hanno poi ricostruito la rete di altri spacciatori, anch`essi per lo più di origine marocchina o albanese, delle varie zone della città, che a loro volta creavano delle singole piazze di spaccio. Sono state inoltre documentate numerose cessioni di cocaina, pervenendo, durante le indagini, all`arresto di ulteriori 3 soggetti che, comprata la sostanza stupefacente dai sodali, erano in procinto di rivenderla ai consumatori dopo averla "tagliata".
Inoltre, grazie ai filmati delle telecamere installate all`interno di una autovettura dei pusher- in regola con la revisione, il bollo e l`assicurazione, ma utilizzata solo come deposito di droga e denaro e mai spostata -, è stato possibile individuare il meccanismo di apertura di un doppio fondo collocato sul cruscotto tra il lato guida e quello del passeggero, in cui venivano nascosti i panetti, da circa 1 kg di cocaina, previo frazionamento degli stessi, sì da ripartirli in più parti all`interno della cavità nascosta.
Sei degli otto associati, pur non risultando percettori di reddito derivante da lavoro o da altra fonte lecita, conducevano una vita agiata, disponendo altresì in Italia di 3 abitazioni in affitto, 3 auto di grossa cilindrata e 4 scooter. In tal modo è stato possibile intercettare, nel corso delle indagini, un quantitativo di 10 kg e più di cocaina pura tra novembre 2019 e febbraio 2020, pari ad almeno 20.000 dosi per un valore sul mercato di più di 1 milione di euro.