Spaccate, cambia la mappa. Rifredi il nuovo bersaglio

Il fenomeno sta riprendendo quota e si sta spostando verso un’altra zona della cintura cittadina. Ma sempre in prossimità dei binari della tramvia.

Spaccate, cambia la mappa. Rifredi il nuovo bersaglio

Spaccate, cambia la mappa. Rifredi il nuovo bersaglio

FIRENZE

Una nuova fiammata nel fenomeno delle spaccate. Dopo un autunno-inverno da codice rosso, e un affievolimento del numero dei casi grazie anche alle misure adottate dai comitati prefettizi, le varie bande del tombino tornano a colpire con frequenza. Anche se, nella geografia della criminalità della disperazione, qualcosa sta cambiando. E non è una buona notizia per i cittadini di Rifredi e Careggi, dove, negli ultimi giorni, si sono concentrate le ultime spaccate.

Nella notte tra venerdì e sabato, se ne sono registrate tre: una al bar di via Panciatichi, una a un negozio di via Morandi e la terza a un centro estetico di piazza Dalmazia. Ignoti, usando verosimilmente un tombino (che però in prossimità dell’estetica non è stato rinvenuto), hanno infranto una porta vetrata e poi una volta all’interno hanno portato via il registratore di cassa. Non ancora quantificato dalla titolare del centro l’importo dei soldi rubati. Sul posto è intervenuta la polizia. Da quanto appreso sempre che non ci siano telecamere che possa aver ripreso l’azione.

Nelle ultime settimane, come detto, stiamo assistendo a un fenomeno che pare stia riprendendo vigore. Anche se si sta spostando. All’Isolotto stanno continuando i furti nelle attività commerciali, ma le spaccate sembrano spostarsi verso un altro versante della cintura cittadina.

Ma c’è un comune denominatore: la tramvia. Perché se il bersaglio viene spesso scelto a caso, magari la prima a vetrina più vicina al tombino usato come ’’arma’’, l’itinerario no. Forse è proprio Sirio il mezzo usato da queste bande, considerata la vicinanza, sovente, dei binari alle attività commerciali prese di mira.

I componenti delle bande del tombino (difficile pensare che ce ne sia soltanto una), cercano soldi, ma si accontentano anche di smartphone o tablet, o qualsiasi cosa che possa avere un valore se rivenduta. Non si tratta di criminali consumati, più probabilmente di sbandati sempre bisognosi di quattrini, non solo per mangiare.

Uno dei tanti aspetti preoccupanti di questa criminalità della disperazione è che spesso i danni fatti per spaccare, sono superiori al bottino. E per i commercianti, sono spese impreviste che si aggiungono alle spese connesse all’alzare il bandone ogni mattina.

ste.bro.

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