Sovranisti in Fortezza, nervi tesi. In arrivo quattro cortei di protesta

Dalle 10 tre appuntamenti in contemporanea ma a preoccupare è la manifestazione di Firenze Antifascista. E il sindaco Nardella lancia un appello: "Non ci deve essere nessun atteggiamento di intolleranza e violenza". .

Sovranisti in Fortezza, nervi tesi. In arrivo quattro cortei di protesta

Sovranisti in Fortezza, nervi tesi. In arrivo quattro cortei di protesta

di Niccolò Gramigni

Sarà una domenica ad alta tensione. Firenze si prepara a gestire una giornata complicata e tutto ruota intorno all’evento delle 11 alla Fortezza da Basso: i sovranisti di tutta Europa si riuniranno nell’iniziativa organizzata dal gruppo Identità e Democrazia. L’organizzatore è il leader della Lega Matteo Salvini: duemila le persone attese, dovrebbe esserci anche il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana se quel "è probabile che vada" si trasformerà in certezza. Se tutto ruota intorno a Salvini, vale la pena ricordare che c’è anche un mondo fuori. Sei iniziative in tutto il weekend fiorentino. Il messaggio forte e chiaro arriva dal sindaco Dario Nardella: "Firenze è una città aperta, non cacciamo nessuno, neanche Salvini e i suoi amici nazionalisti – dice -. È però una città dal punto di vista dei valori, della storia incompatibile con questo linguaggio basato su odio, anti-europeismo, rabbia, paura".

Per una volta, se si tratta di andare contro Salvini, anche il leader di Iv Matteo Renzi formula dichiarazioni in linea col sindaco di Firenze: "Salvini che riunisce i sovranisti a Firenze non ha capito nulla – attacca -. Se c’è una città che storicamente deve tutto alla sua apertura al mondo è Firenze". Il ‘benvenuto’ a Salvini and friends lo darà proprio Nardella che farà sabato mattina un incontro con i rappresentanti delle associazioni giovanili europeiste. E poi arriviamo a domenica, a quel mondo variegato che farà sentire la sua voce. Si inizia alle ore 10, tre appuntamenti in contemporanea promossi dalla Rete Democratica Fiorentina. Il ritrovo sarà alle 10 in Piazza Dalmazia (sotto la targa che ricorda l’omicidio di Samb Modou e Diop Mor), sul ponte Vespucci (dove è stato ucciso Idy Diene) e in Via Taddea (sotto la targa che ricorda l’omicidio del sindacalista comunista Spartaco Lavagnini). "Tre luoghi – si legge, in una nota diffusa dall’Arci per conto della Rete - simbolo dell’odio e della ferocia di stampo fascista che hanno segnato la nostra città".

I tre appuntamenti confluiranno in una quarta iniziativa, idealmente collegata: ore 11.30, piazzale Michelangelo, "dove tutti insieme testimonieremo la nostra visione di comunità, fatta di libertà, diritti e tolleranza, con un grande striscione". Attenzione a ciò che accadrà alle ore 15, con ritrovo al piazzale di Porta al Prato: stavolta la manifestazione è di Firenze Antifascista. Dunque centri sociali in particolare. È il momento in cui c’è un po’ più di apprensione dal punto di vista dell’ordine pubblico. La locandina dell’evento non lascia spazio a dubbi: "Fuori i fascisti da Firenze". È altrettanto chiaro Nardella che fa un appello agli organizzatori: "Non ci deve essere nessun atteggiamento di intolleranza e violenza".

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