di Sandra Nistri
Nessuno pronuncia la parola vittoria, ma la soddisfazione è evidente per i sindaci dei Comuni che si battono per la ripubblicizzazione dell’acqua. La Conferenza Territoriale 3 Medio Valdarno ha accolto la richiesta avanzata dai primi cittadini di Sesto, Calenzano, Campi, Carmignano, Borgo San Lorenzo, Cantagallo, Castelfranco Piandiscò, Agliana, Rufina, Gambassi, Vaiano e Vicchio di avviare una serie di approfondimenti prima di procedere con la pubblicazione del bando per l’individuazione del nuovo socio privato di Publiacqua, la cui predisposizione richiede ulteriore tempo di lavoro tecnico. La decisione è stata condivisa nel corso della riunione che si è tenuta ieri mattina, durante la quale è stato anche stabilito che il bando, se e quando sarà pronto, dovrà essere sottoposto a un ulteriore passaggio in Conferenza Territoriale. "Consideriamo questa una vittoria non nostra ma di tutti i Comuni perché era condivisa da tutti i Comuni la necessità di approfondire – dice il sindaco sestese Lorenzo Falchi in qualche modo il portavoce dei sindaci ‘ribelli’ – quindi credo che la soddisfazione sia di tutti, non c’è vincitore o sconfitto. Noi abbiamo posto un tema e abbiamo visto che sul tema, anche a causa dei tempi lunghi che prevederà il bando, c’è stata disponibilità e noi lo prendiamo come positivo. Sappiamo che partiamo da posizioni diverse ma quando c’è tempo e la volontà di approfondire questo rappresenta un buon segnale".
Il dato che emerge è che ci vorrà tempo prima di far uscire il bando: alcuni mesi ma c’è anche chi ventila l’ipotesi che la data possa essere ipotizzata dopo le Regionali. Ci sarebbe un periodo consistente per approfondire il tema dal punto di vista tecnico e politico: in particolare potrebbe essere verificato se esista la possibilità di mantenere la multiutility così com’è, senza quotazione in borsa (ipotesi che pare allontanarsi) e individuare una modalità che renda compatibile l’affidamento in house del servizio idrico. Soluzione su cui Falchi e compagni puntano. Più cauto rispetto alla soddisfazione degli 11 primi cittadini, però, l’assessore alle Partecipate , Giovanni Bettarini. "La gara non è imminente – dice - perché stiamo aspettando le linee guida di Arera che dovrebbero essere rese note ai primi dell’anno, poi occorreranno alcuni mesi: ci è stato chiesto di continuare il confronto prima della gara e abbiamo accettato con piacere e lo faremo ma si parla di una decina di sindaci su 46 che sono sempre stati contrari. L’indirizzo è già stato dato, c’è una procedura in corso, l’Autorità idrica ha deliberato e siamo nelle condizioni per cui abbiamo già un indirizzo politico dato. Non c’è stato ripensamento sull’iter. Vorrei sottolineare che noi abbiamo dato un indirizzo che tende a valorizzare il pubblico e limitare il ruolo del privato, il modello di gara previsto è per un 30% privato che è la minima presenza possibile e 70 per il pubblico e mi pare un segnale chiaro".