DIMANUELA PLASTINA
Cronaca

Sindaco Casini, "Rischio tagli al Pnrr, ma vogliamo chiudere il lavoro"

In questo articolo, il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, fa un bilancio dei suoi due mandati consecutivi e discute dei progetti da ultimare, del rischio dei tagli al Pnrr e delle partite in gioco nei prossimi 9 mesi.

Sindaco Casini, "Rischio tagli al Pnrr, ma vogliamo chiudere il lavoro"

Sindaco Casini, "Rischio tagli al Pnrr, ma vogliamo chiudere il lavoro"

di Manuela Plastina

A 9 mesi dalla fine del secondo mandato consecutivo, il sindaco Francesco Casini fa i conti con i progetti da ultimare e il rischio dei tagli al Pnrr.

Sindaco, nella riduzione dei fondi per la rigenerazione urbana, rischia anche il recupero di Mondeggi?

"La Metrocittà ha fatto ciò che doveva fare: progetto e gara entro il 31 luglio e affidamento dei 5 bandi. Il ministro Fitto dice che le risorse ci saranno; se così non fosse, sarebbe gravissimo. Un boomerang per il governo, per le ripercussioni sui Comuni e sul Paese".

A questo progetto lei tiene molto.

"Il recupero di tenuta e azienda agricola è uno dei traguardi di questo mandato, col recupero anche di altri tre luoghi abbandonati: la ex fornace Brunelleschi, oggi casa di Fendi, la villa ex Enel, ora sede del Viola Park, l’ex Omnes nel centro di Bagno a Ripoli".

Parco di Sorgane e ciclabili sono al sicuro dai tagli?

"Scuole e ciclabili sembrano fuori dalla revisione dei finanziamenti. Rischia di più il Parco, inserito nella rigenerazione urbana. Anche qui abbiamo già progetto e gara chiusi: aspettiamo certezze dal governo".

Quali le partite in questi 9 mesi?

"Avviare tre opere a cui tengo molto: la prima pietra del polo scolastico 0-6 anni di Belmonte, la messa a dimora di un albero come partenza dei lavori del parco di Sorgane da inaugurare entro maggio, l’avvio dei lavori per gli appartamenti del "Dopo di noi" a Grassina. Scuola, sociale e verde sono la sintesi dell’impegno dell’amministrazione in questi anni".

Variante alla Chiantigiana: riuscirà a tagliare il nastro?

"I lavori sono ripartiti da tempo, ci abbiamo lavorato tanto fin dal primo giorno: abbiamo rimesso in fila una situazione delicata, recuperato le risorse mancanti, affidato i lavori a un’impresa seria. Sarebbe giusto poterla inaugurare la prossima primavera: è importante per il territorio, i cittadini e le imprese avere finalmente la Variante di Grassina di cui si parla dagli anni’70 e che ora è realtà".

Il risultato di cui è più orgoglioso?

"Abbiamo realizzato progetti importanti: parchi, ciclabili, scuole, investimenti nello sport e nel sociale. Poche settimane fa abbiamo approvato il nuovo Piano strutturale e operativo. Abbiamo fatto crescere il nome di Bagno a Ripoli: da "dormitorio dorato", oggi siamo centrali nella Metrocittà. Confidustria dice che negli ultimi anni qui sono stati creati 1500 nuovi posti di lavoro, dato in crescita".

Qualche rimpianto?

"Avrei voluto essere più avanti con qualche progetto: potevamo essere più veloci, ma rimpianti non ne ho. Sarebbe stato bello evitare i lavori della terza corsia: decisi negli anni ‘90, progettati 20 anni fa, li abbiamo dovuti gestire noi. Abbiamo provato a migliorarne diversi aspetti, ma non è stato facile: basta vedere davanti all’ospedale e non è l’unico esempio della lentezza di Autostrade e della loro scarsa attenzione al territorio".

Fosse possibile un terzo mandato, si ricandiderebbe?

"Sicuramente, per chiudere il lavoro avviato, con tutta l’esperienza acquisita. Il limite di due mandati è un’anomalia italiana: devono essere i cittadini a scegliere, non le limitazioni imposte. Il futuro si costruisce anche con le basi solide e forti messe in questi anni. Ora lavoriamo per avviare quante più opere possibili e dare ancora il massimo".

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