
Il consolato di Israele a Firenze chiede a Palazzo Vecchio l’adozione della definizione ufficiale di ‘antisemitismo’ elaborata dall’Ihra (International Holocaust Remembrance Alliance), istituzione intergovernativa di cui fa parte anche l’Italia. "Con profonda tristezza e rammarico il consolato ha appreso del voto contrario da parte del consiglio comunale di Firenze dell’adozione formale, nella sua interezza, della definizione di antisemitismo – afferma Marco Carrai, console onorario di Israele per la Toscana l’Emilia Romagna e la Lombardia (nella foto) –. Già molte istituzioni, compreso un notevole numero di Comuni, hanno adottato formalmente questa definizione" e "il Consiglio dei ministri italiano ha adottato ufficialmente la definizione di antisemitismo dell’Ihra il 20 gennaio 2020". Oltre alla bocciatura, alla seduta del consiglio comunale di lunedì pomeriggio, il console ricorda che in passato "questa richiesta era stata formalmente avanzata al sindaco di Firenze nel 2020 dall’Associazione Italia Israele di Firenze e ribadita nel corso della recente visita in Toscana da parte dell’Ambasciatore di Israele in Italia". Il console Carrai ora chiede al sindaco "di porre rimedio a questo ennesimo tentativo di separare l’antisemitismo e i negazionismi dall’odio nei confronti dello Stato di Israele che fonda nell’Ebraismo la sua storia". "L’antisemitismo - conclude Carrai - è anche odio verso lo Stato di Israele e questo vi è scritto ben chiaro in questa dichiarazione che mi auguro vivamente possa venire al più presto adottata come verità universalmente e unanimemente riconosciuta".