Sandra Nistri
Cronaca

Shoah e guerra a Gaza. Anpi Firenze si dissocia. Il circolo nega la sala: "Evento sconcertante"

L’iniziativa della sezione ripolese è stata bocciata da istituzioni ed enti. Il console Carrai: "Un ulteriore sfregio alla memoria e al popolo ebraico".

Bagno a Ripoli (Firenze), 18 gennaio 2024 – "Decideremo stasera (ieri ndr.) cosa fare, abbiamo convocato una riunione della sezione di Bagno a Ripoli dell’Anpi e valuteremo, tutti insieme, se andare avanti con l’iniziativa". A parlare, dopo le furiose polemiche innescate dall’incontro organizzato dalla stessa sezione per il prossimo 27 gennaio, Giornata della Memoria, che nella sua presentazione accomuna la Shoah all’attuale genocidio del popolo palestinese, è il presidente Luigi Remaschi che pare comunque non avere cambiato opinione: "Noi – sottolinea - confermiamo che le ragioni per cui avevamo indetto quell’iniziativa non sono state in nessun modo neppure sfiorate da tutte le critiche, un po’ superficiali e strumentali, che ci sono state fatte. La nostra sezione ha da sempre pensato che il modo migliore per onorare e praticare quello che ci viene chiesto dalla legge che istituisce la Giornata della Memoria fosse ricordare e onorare i martiri di quella terribile carneficina ma nel segno del ‘Mai più’, come monito e appello perché questo non si ripeta. Noi tutti gli anni partecipiamo alle cerimonie istituzionali e lo facciamo perché crediamo sia giusto ma pensiamo si possa fare uno sforzo per dare visibilità ad altre tragedie attuali".

Se l’incontro dovesse essere confermato gli organizzatori dovranno però trovare una nuova sede visto che ieri il Circolo ricreativo culturale Antella ha deciso di ritirare la disponibilità dei locali in cui avrebbe dovuto tenersi l’iniziativa, pur non chiudendo assolutamente le porte, in futuro, ad approfondimenti sulla condizione del popolo palestinese. La presa di distanza dalla serata, che avrebbe visto anche la presenza dell’imam Izzedin Elzir, è pressoché generale e arriva perfino dall’Anpi provinciale che, con la presidente Vania Bagni, usa parole forti: "La situazione di guerra in Palestina ed Israele, che con tanta drammaticità sta tornando a divampare a partire dal 7 ottobre scorso – dice - non ha niente a che spartire con la ricorrenza del 27 gennaio. Tali accostamenti indeboliscono sia il Giorno della Memoria che la nostra richiesta di pace subito. Il nome ed il simbolo dell’Anpi non possono essere associati ad altra posizione che non sia questa".

Deciso anche il no del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini che invita l’Anpi a tornare sui propri passi: "Da sempre – spiega - riconosciamo e supportiamo il grande lavoro svolto da Anpi Bagno a Ripoli per promuovere sul territorio, a partire dalle scuole, i valori della Resistenza e i principi dell’antifascismo e della democrazia. Ma stavolta siamo sconcertati e in profondo e totale disaccordo con la sezione locale per l’iniziativa promossa proprio nel Giorno della Memoria. Un accostamento che purtroppo sembra avere il sapore della provocazione fine a se stessa". Sulla stessa linea e con gli stessi termini anche il console onorario di Israele per la Toscana Emila Romagna e Lombardia Marco Carrai che giudica "sconcertante accostare guerra contro Hamas e Shoa".

Il rammarico – aggiunge – "si fa ancora più pesante leggendo che uno degli organizzatori è la sezione locale dell’Anpi. Spero che tutte le istituzioni prendano una netta e chiara posizione contro questo ulteriore sfregio alla memoria e al popolo ebraico". Stupito e scandalizzato si dice anche il presidente della Comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi: "La guerra – commenta – è sempre orribile ma non ha nulla a che vedere con la Shoa".