
Volontari di fronte alla casa della tragedia (Giuseppe Cabras / New Press Photo)
Firenze, 1 febbraio 2018 - Tragedia a Firenze dove un uomo si è impiccato in un appartamento. A fare la scoperta è stata la polizia, che era arrivata insieme all'ufficiale giudiziario per notificare al padrone di casa, fratello della vittima, lo sfratto.
In base a quanto ricostruito, l'uomo, che al momento viveva da solo nell'appartamento che era stato dei genitori, adesso intestato a uno dei fratelli, era stato obbligato a lasciare l'immobile poiché la famiglia aveva accumulato un debito di oltre 100mila euro col condominio, di cui non pagava le rate da quasi 20 anni.
Gli agenti, dopo aver suonato il campanello e bussato ripetutamente alla porta, senza ottenere risposta, hanno deciso di entrare sfondando. Si sono trovati a quel punto davanti il corpo dell'uomo. È accaduto in via Mattioli, nella zona di Rifredi a Firenze. La vittima è un sessantenne.
L'uomo avrebbe minacciato di togliersi la vita se fosse stato costretto a lasciare la casa. Secondo quanto emerso da una testimonianza raccolta, e al momento ancora al vaglio degli investigatori, l'uomo avrebbe minacciato il suicidio nel corso di uno dei precedenti accessi per lo sfratto, eseguito senza l'impiego della forza pubblica. Secondo i primi accertamenti del medico legale, la morte del 60enne, che non ha lasciato biglietti per spiegare il gesto, risale alla notte scorsa.