Sesso in cattedra, studenti a lezione di porno. E Rocco Siffredi applaude

All’Itt Marco Polo un dibattito virtuale per discutere di parità tra i sessi, di piacere e consapevolezza del proprio corpo. Una performer attivista e un’autrice teatrale hanno risposto alle domande anonime dei ragazzi: "Il turpiloquio? Mostra fragilità"

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Firenze, 13 marzo 2021 - La pornografia entra a scuola per parlare, in modo sincero e allo stesso tempo soft, di parità tra i sessi, di piacere e consapevolezza del proprio corpo. Ad infrangere il tabu è una scuola all’avanguardia come l’Itt Marco Polo, guidato da Ludovico Arte. Ecco che, rigorosamente online, visibile a tutti, è andata in scena l’assemblea a cui hanno partecipato Sara, performer e attivista, e Antonella Questa, attrice e autrice teatrale.

È in particolare su Sara che si sono concentrate le curiosità dei ragazzi. Del resto lei stessa ha affermato di aver recitato in alcuni cortometraggi di sesso esplicito. "Ho iniziato nel 2017 con la mia compagna. Non ci sentivamo rappresentate dai video lesbici e abbiamo voluto rompere gli schemi".

Insomma, un ‘porno etico’, in cui "si supera il concetto del maschio dominatore per affermare quello della parità tra i sessi". "Hai mai avuto ripensamenti?". "Il modo di vivere il porno adesso è dannoso per entrambi i sessi?". "Quali sono i requisiti per entrare nel settore?". Tramite il profilo Instagram della scuola i ragazzi hanno posto le domande, ‘girate’ in forma anonima alle protagoniste del dibattito.

"All’inizio la mia famiglia ha reagito male - ha ammesso Sara -. Comprendo il loro desiderio di non mescolarsi con un certo ambiente e dunque cerco sempre di proteggerli. Purtroppo se si parla di porno i più si riferiscono a PornHub. Invece è molto di più. Da parte mia c’è il desiderio di tornare al porno di un tempo, quando la rappresentazione del sesso si univa alla passione, al racconto di una storia. Adesso invece è tutto ‘usa e getta’. Si inquadra l’atto e poco più".

"Online abbondano situazioni stereotipate, col risultato che molti giovani nutrono un senso di inadeguatezza - ha aggiunto Questa -. A voi ragazzi rivolgo un invito: conoscetevi. Ascoltatevi e ascoltate. Anzi, mando un abbraccio virtuale a tutti quegli studenti che col turpiloquio emerso in alcune chat hanno mostrato la loro fragilità. È importante che di questi temi si parli, senza vergogna e paura".

Rocco Siffredi: "Finalmente, la sessualità è vita"

E sul tema abbiamo sentito un vero esperto del settore, l'attore hard Rocco Siffredi. "A Firenze hanno fatto un dibattito a scuola sulla pornografia? Finalmente, era l’ora. E’ un passo in avanti enorme". A Siffredi, figura di culto della pornografia, la dignità di quel mondo che lo ha reso una sorta di icona pop di più generazioni sta molto a cuore.

Siffredi, che entusiasmo.

«E’ una bellissima cosa e chi l’ha pensata è stato un grande».

Sono stati gli studenti stessi.

«Chiaro. E’ una necessità che loro sentono e che noi dobbiamo recepire. Dobbiamo connetterci con loro, non più con il nostro passato. Mio padre solo a 70 anni ha iniziato a parlarmi apertamente del sesso. ’Se non lo faccio con te’ mi disse...».

Ci sono ancora molti tabù?

«Sì. Dobbiamo capire una volta per tutte che il sesso è una variante della natura. Parliamone naturalmente, senza vergogna. Mi fa piacere che questa iniziativa arrivi proprio a Firenze».

Perché?

«Perché da voi anni fa un prof bloccò la mia partecipazione a un incontro. ’Non prendiamo lezioni da Siffredi’, disse».

Ragazzi e ragazze hanno chiesto se è normale essere gelosi se il partner guarda video porno. Che ne pensa?

«Sbagliato. Nessuno ci appartiene, ognuno decide della sua vita. La gelosia è qualcosa di primitivo. Porta alla violenza».

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