MANUELA PLASTINA
Cronaca

Serristori Lavoratori in rivolta: "Tagli a personale, servizi e reparti"

I sindacati esasperati: "Con la riduzione dei dipendenti, lavoriamo in condizioni di emergenza"

Serristori Lavoratori in rivolta: "Tagli a personale, servizi e reparti"

I Cobas la definiscono "una nuova mannaia contro l’ospedale Serristori". Dopo la chiusura del pronto soccorso, sostituito dal centro medico avanzato (che etichetta come un "costosissimo e posticciato modello flop"), il sindacato sempre molto attento alle sorti del presidio sanitario del Valdarno denuncia nuovi tagli a servizi e reparti. "Con un blanda nota rivolta alla Rsu – segnalano i rappresentanti del sindacato di base – la Asl ha annunciato la riduzione dal 1° marzo del personale notturno di assistenza infermieristica nel reparto di week surgery. Nel frattempo predispone per giugno, quando c’è l’appuntamento elettorale, l’inaugurazione di una terza sala per piccoli interventi di specialistica chirurgica ancora da definire e di una sala risveglio post interventistica". Secondo i Cobas è in programma anche "una drastica riduzione dell’attività di laboratorio analisi: da 12 ore al giorno, passerà solo alle 6 ore del mattino". Troppo poco per le esigenze dell’ospedale e di un territorio vasto e popoloso come quello del Valdarno fiorentino. Mentre è aperta la vertenza per l’assunzione di nuovi operatori sociosanitari nei turni notturni della medicina di Ponte a Niccheri, "dove si lavora in condizioni di emergenza organizzativa con turni, orari, ritmi e carichi di lavoro insostenibili", dicono ancora i portavoce dei Cobas, "la Asl toglie l’operatore notturno alla medicina del Serristori. È un’altra operazione di taglio del personale sindacalmente inaccettabile". Riduzioni previste, secondo il sindacato, anche nel reparto di cardiologia: nonostante sia oggetto di sempre più richieste di visite da parte dei cittadini, "invece del ripristino delle dotazioni di personale adeguate a svolgere le proprie funzioni, lavora solo al mattino 5 giorni su 7 alla presenza di un solo cardiologo".

La denuncia dei Cobas è sostenuta anche dai rappresentanti dei 5 Stelle nel Valdarno Fiorentino: si dicono "preoccupati per il progressivo smantellamento del Serristori" che priva "il territorio di un presidio fondamentale per la salute e il benessere dei cittadini". Incolpano le amministrazioni comunali con le quali "i decennali problemi del territorio sono rimasti irrisolti".