
Un clochard (Ansa)
Firenze, 25 gennaio 2016 - In Toscana le persone senza fissa dimora sono 3.559. In questo periodo, oltre ai gravi problemi quotidiani, sono costrette ad affrontare le drammatiche conseguenze del maltempo con la temperatura che è scesa abbondantemente sotto lo zero negli ultimi giorni.
Firenze, tra i capoluoghi italiani, con quasi 2mila senza fissa dimora, si piazza al quarto posto prima di Torino, Napoli e Bologna e solo dopo Milano, Roma e Palermo. La fotografia della situazione è stata resa nota da Coldiretti. Coloro che non hanno garantito un letto caldo e pasti ogni giorno sono in aumento rispetto al 2011, + 26%, quando erano 2.612.
La percentuale di persone senza fissa dimora è passata dal 5,5% del 2011 al 7%. Sono 600 mila i toscani, uno su cinque, che non riusciranno a scaldare adeguatamente la propria abitazione (18%). Per loro, sottolinea l'associazione in una nota in cui commenta la morte di un senzatetto di 45 anni avvenuta a Siena tra la notte di sabato e domenica, l'irrigidimento delle temperature rappresenta un fattore che mette a rischio la sopravvivenza e la salute.
In Italia, così come in Toscana - continua Coldiretti - è anche pari al 12,6% la percentuale di individui in famiglie che, se lo volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni. Una situazione che - sostiene l'organizzazione agricola - si scontra con il fatto che ogni italiano che ha comunque buttato nel bidone della spazzatura durante l'anno ben 75 chili di prodotti alimentari che sarebbe più che sufficienti a garantire cibo adeguato per tutti i cittadini. Un problema che riguarda in Italia l'interna filiera dove gli sprechi alimentari - conclude Coldiretti - ammontano in valore a 12,5 miliardi che sono persi per il 54% al consumo, per il 21% nella ristorazione, per il 15% nella distribuzione commerciale e per l'8% nell'agricoltura e per il 2% nella trasformazione.