A Sesto il 21% degli alunni delle primarie è di origine straniera, quindi già oltre realtà immaginata dal Ministro dell’Istruzione Valditara che prevede un tetto massimo del 20% di bambini non italiani nelle classi. Dati alla mano le assessore all’Istruzione e alle Politiche sociali, Sara Martini e Camilla Sanquerin, polemizzano indicando la necessità che il Governo centrale metta a disposizione più risorse per gli enti locali perché possano garantire l’integrazione a scuola anche attraverso i corsi di alfabetizzazione e di inserimento, oggi in gran parte in carico ai Comuni: "Sul nostro territorio – dicono - 21% degli iscritti alle primarie è di origine straniera con circa 70 nazionalità. In alcune scuole la presenza è particolarmente forte, in altre meno, ma ovunque stiamo assistendo a un cambiamento che dobbiamo accompagnare e governare, così da garantire il diritto costituzionale all’istruzione". Proprio per questo quadro già evidente – proseguono Martini e Sanquerin – "già oggi sono attivi, secondo necessità, corsi integrativi di supporto per l’apprendimento della lingua italiana e massima è l’attenzione per garantire classi ben equilibrate. A questo si aggiungono attività e iniziative mirate a far conoscere e incontrare le diverse culture, un’occasione di arricchimento e una grande opportunità per crescere". Esempio recente di questo intento le iniziative che hanno coinvolto gli alunni del terzo Istituto comprensivo con scambi tra diverse culture rappresentate da alunni delle classi. "C’è bisogno di più insegnanti, di più risorse per il supporto scolastico e di una nuova legge sulla cittadinanza – concludono le due esponenti della giunta sestese - O si danno subito risposte adeguate e realistiche, o sarà la realtà, ancora una volta, incaricarsene al posto del Governo pro tempore".
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