ELETTRA GULLÈ
Cronaca

Scuola, rientro-gimkana fra assenti e sospesi

Decine di docenti a casa in isolamento o perché no-vax. Presidi alle prese con la ricerca di soluzioni: "Tutto pur di evitare la Dad"

di Elettra Gullè

Con orario ridotto, ma in presenza. "Sono aperti i bar, i ristoranti, i centri commerciali e gli stadi: non può certo chiudere la scuola". Dirigenti scolastici "in trincea" ma più che mai "pronti ad affrontare l’ennesima salita". Lunedì prossimo si torna in classe (ma qualcuno ha già ripreso da ieri, ndr). Le difficoltà ci sono e infatti nei registri elettronici dei genitori sono già apparse le circolari in cui si comunica che, a causa del numero di contagi tra il personale, non potrà esser garantito il normale orario. "Stiamo facendo i miracoli pur di riavere i ragazzi in presenza", dice Paola Mannara, dirigente al comprensivo Beato Angelico e reggente all’Ottone Rosai. "Non abbiamo altra scelta - aggiunge - che predisporre un orario ridotto per tutti. D’altra parte ho più di 30 docenti assenti in entrambi i comprensivi. Solo ieri mattina è arrivata notizia di 8 positivi in più".

Anche al comprensivo Vespucci la situazione è alquanto critica: 15-20 docenti sono assenti. E poi mancano i custodi, difatti la preside Francesca Cantarella al momento non sa se riuscirà "per lunedì ad aprire tutti i plessi". Dad? "Quella resterà sempre l’ultima spiaggia. Farò di tutto per evitarla". Oltre al personale in quarantena o in isolamento fiduciario, ci sono pure 8 docenti e 2 custodi sospesi in quanto no-vax. Un numero molto alto. "Sto facendo le convocazioni per sostituirli, ma è complicato", sospira Cantarella. "La situazione è complessa, ma gestibile - vede il bicchiere mezzo pieno Ludovico Arte, preside dell’Itt Marco Polo -. Il Paese è aperto e come tale deve esserlo anche la scuola. Per questo non ho sottoscritto l’appello di alcuni colleghi, che vorrebbero due settimane di Dad. La faremo per i ragazzi positivi, che al momento sono 30 su 1500. Se poi i numeri saliranno, vedremo come fare. I docenti positivi sono pochi e, dunque, ripartiamo animati dal desiderio di mantenere il più possibile gli alunni a scuola. La didattica a distanza ha fatto fin troppi danni sotto il profilo psicologico e didattico".

Tutti in classe da ieri sia al liceo di Porta Romana che all’Iis Peano. "Siamo ripartiti col 10% di docenti assenti - fa sapere Laura Lozzi, che guida il liceo di Porta Romana -. Abbiamo attivato la Dad per gli studenti positivi. Ma la situazione cambia di ora in ora". Anche al Peano le assenze tra il personale sono intorno al 10%. "Abbiamo riorganizzato l’orario - afferma Maria Centonze, la dirigente -. Alcune classi sono dimezzate, altre sono intere. La preoccupazione per le prossime settimane c’è, non c’è dubbio. Ma la priorità è restare in presenza. Da lunedì partiranno anche i corsi di recupero, a scuola".

"Sono preoccupata per le assenze e per gli autobus che viaggiano in numero minore - le parole di Maria Francesca Cellai, dirigente dell’alberghiero Buontalenti -. Sono sempre stata contraria alla Dad, ma forse non sarebbe stato male organizzarla per una settimana. Avrei voluto che la ripartenza avvenisse a seguito di un testing completo dei ragazzi. Ma le scuole non possono organizzare da sole un campionamento di questo tipo. Speriamo bene". "Il rischio è di far partire le lezioni solo sulla carta - è scettico Claudio Gaudio della Cisl -. Di questo passo, si rischia di avere l’orario ridotto per due mesi. Meglio qualche giorno di Dad piuttosto di una scuola zoppa. E poi ci sono tante incongruenze… Per i bus, da lunedì serve il super green pass. Ma non a scuola".