Pugno duro e stretta sui bus turistici abusivi, quelli che a Firenze non pagano il contrassegno per il carico e lo scarico dei visitatori. La mossa l’annuncia il sindaco, Dario Nardella, nel corso di un punto stampa convocato in metrocittà sulle agevolazioni al Tpl messe in campo per gli studenti delle superiori. Il senso dell’operazione sta in un dato: "Dal 2019 a settembre 2023 il numero dei contrassegni dei bus turistici è crollato del 45%. E visto che non mi pare che i turisti quest’anno siano diminuiti, è evidente che c’è una forte evasione. Ci sono molti autobus abusivi", osserva. Per questo, spiega, "abbiamo messo in campo un’azione d’impatto" su due mosse. La prima, l’obbligo da novembre di istallare nei bus un sistema, un apparecchio, per la georeferenziazione” dei mezzi, in modo da controllare "i loro percorsi e capire se parcheggiano a bischero, come si dice a Firenze". Oltre a questo, una volta attive "utilizzeremo le 77 porte dello scudo verde per controllarli e multarli. Lo scudo, quindi, ci permetterà di usare il pugno duro contro questi furbetti, avendo il 100% del controllo" sugli accessi in città. "Monitoreremo sia i bus inquinanti, sia coloro che non hanno pagato il contrassegno". Oltre a questo "lo scudo potrà servire, nei primi anni, a controllare le auto" già messe ‘fuori legge’ dalla normativa nazionale e regionale perché troppo inquinanti.
Il sindaco di Bagno a Ripoli e consigliere delegato della Metrocittà Francesco Casini (nella foto), inoltre, anticipa che entro fine mese sarà pronto il disciplinare concordato con tuti i sindaci della provincia. "Sarà soft e progressivo per arrivare fino al blocco degli Euro 6 entro il 2032, ovvero quando saranno pronte le tramvie per Campi, Sesto e bagno a Ripoli più i parcheggi scambiatori– spiega – e non ci sarà alcun ticket iniziale". Casini, inoltre, specifica che alcune categorie di lavoratolri saranno esentati e che già nei prossimi giorni si potrebbe arrivare alla firma del documento. "Per quanto riguarda gli Euro 5 si prevede il loro blocco tra il 2026 e 2027, ma all’inizio del 2024 i varchi serviranno più che altro per monitorare i mezzi in ingresso a Firenze e che già oggi non potrebbero entrare".