
Il rendering
Firenze, 28 aprile 2022 - Nasce nel distretto della pelle di Scandicci il primo hub per il recupero creativo della pelle di scarto dell'industria conciaria. Quella di “Zerolab” è una innovazione: si tratta di un centro di raccolta e smistamento, destinato a funzionare anche come sede formativa e incubatore per designer emergenti. Il primo obiettivo è ridurre gli sprechi: basta pensare che ogni anno in Toscana l'industria conciaria produce fino a 232 milioni di kg di materiale di scarto (758 milioni di kg in Italia). Il secondo obiettivo è avere un centro polifunzionale in grado di intercettare da un lato le aziende che necessitano di smaltire gli scarti di produzione, dall’altro il know how di professionisti altamente specializzati, valorizzando l’artigianato e favorendo un sistema circolare. Ad affiancare online l’attività del centro polifunzionale di Scandicci ci sarà “Zerow”, marketplace in grado di mappare la produzione di scarto sul territorio e incrociare domanda e offerta, in modo da favorire l’acquisto di pellami ma anche di accessori realizzati con le materie prime disponibili in deposito da giovani designer e artigiani coinvolti nel progetto: a curare l'immagine saranno gli studenti del corso in Graphic Design di Accademia Italiana.
"Il laboratorio è uno spazio unico nel suo genere sia sul panorama nazionale che su quello internazionale – ha dichiarato Gabriele Rorandelli, fondatore di Zerolab -. 'ZeroW' è una start-up nata per intercettare materiali di scarto: 232 milioni di kg rifiuti l'anno solo in Toscana, un dato che può essere interpretato come una risorsa. Unendo questi temi nasce Zerolab. Ci rivolgiamo ad artigiani che necessitano di pelle e macchinari, a studenti che vogliono lanciare un progetto di moda circolare e a professionisti che vogliono ampliare il loro network di clienti”.
L'assessore regionale all'ambiente Monia Monni ha sottolineato che la “Toscana ha scelto la strada dell'economia circolare, lo ha fatto ormai da qualche anno. il tempo della sostenibilità è stato inserito nello Statuto della Regione e l’economia circolare è uno degli strumenti privilegiati per raggiungere e convertire il nostro modello di sviluppo in una direzione più sostenibile. Non tutto ciò che la legge definisce rifiuto lo è: a volte può essere uno scarto riutilizzabile per sostenere altre filiere produttive. Noi abbiamo fatto la scelta di minimizzare il ricorso allo smaltimento e di andare a sostenere e a sviluppare nuove filiere produttive. Questo progetto si inserisce perfettamente nella scelta forte che la Regione Toscana ha fatto e riesce a tenere insieme l’aspetto ambientale e quello etico".
"Una collaborazione internazionale che ha preso corpo su Scandicci e su Firenze con il tema dell’innovazione – ha evidenziato l'assessore all'ambiente di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re -. Un progetto che presenta una bellissima apertura a chiunque abbia interesse di seguirli in questa missione per l’ambiente, per l’artigianato sostenibile e per la creatività. Un progetto aperto a tutti e ai giovani che oggi più che mai hanno una particolare attenzione all’ambiente".
Secondo Lorenzo Pofferi di Accademia Italiana “la presenza sul digitale oggi è fondamentale per diffondere e comunicare un'idea, ma soprattutto una realtà unica e originale come questa che sposa in pieno la visione di Accademia Italiana sul design circolare, sull'inclusione e sul generare opportunità su ciò che fino ad oggi veniva considerato statico, finito".